Quando si parla di Leo Messi, ogni numero, dato o statistica fuori dal normale, che sia in alto o in basso, fa sicuramente discutere. Abituato a mettere caterve di reti ogni anno, con il solo Cristiano Ronaldo capace di rivaleggiare con lui nell’ultimo decennio, ogni tanto anche lui rallenta, come in questa stagione.
Una stagione strana quella del Barcellona, ben lontano dagli anni devastanti in cui sembrava essere fuori dal mondo, alieno. Vince soffrendo, perde più del previsto e non appare favorita in nessuna competizione. Messi, a 33 anni, è meno prolifico rispetto al passato, decisivo, ma con dati non da lui sotto porta.
E’ da quattro gare consecutive di Liga, infatti, che Messi non segna. Un dato normale per chiunque, non per lui. Gli è successo pochissime volte in carriera, che si possono di fatto contare sulle dita di una mano: l’ultima volta nel 2013, quando rimase a secco per cinque partite di fila prima di ritrovare il goal.
Negli ultimi nove incontri di Liga, e qua la statistica è ancora più assurda, appena due reti. Messi ha comunque dato una mano decisiva al Barcellona, mettendo insieme sei assist nelle ultime tre gare. Segna meno, fornisce più passaggi essenziali per un team di Setien mai roboante, ma comunque vincente.
Attualmente Messi è a 14 centri in 19 partite e l’ennesima stagione con almeno venti reti non sembra in pericolo, ma difficilmente riuscirà a vincere la Scarpa d’Oro, visto che tanti rivali in Europa stanno segnando con molta più continuità, su tutti Immobile è a +11 reti rispetto all’argentino.
Fuori dalla Coppa del Re, Messi dovrà dividersi tra Liga e Champions, competizione quest’ultima che vede l’argentino anche in questo caso ad appena due reti in cinque gare. Numeri non da lui, ma anche la Pulce non ha più 25 anni e senza una squadra al top non sembra riuscire a trascinare tutti da solo. Alieno sì, ma non al 100%.