Caos Palermo, Miccoli chiamato tra le vecchie glorie: il sindaco non va allo stadio

    Nel fine-settimana a Marsala inizierà la nuova avventura del Palermo, in Serie D, dopo il fallimento in estate. Per dare il via a questa rifondazione la società ha organizzato un’amichevole al Barbera, tra l’attuale squadra e le Vecchie Glorie. Non senza polemiche.

    Tra gli invitati a vestire la maglia delle Vecchie Glorie, al fianco tra gli altri di Ilicic e Schillaci, c’era infatti anche Fabrizio Miccoli, che con la maglia rosanero ha giocato 179 partite segnando 81 reti ed è stato anche capitano.

    Il suo invito ha però scatenato reazioni contrastanti per questioni extra-calcistiche. L’ex attaccante in un’intercettazione aveva definito Giovanni Falcone “un fango” ed era stato condannato a 3 anni e 6 mesi per estorsione. Per questo il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha deciso di non recarsi al Barbera tra i 30mila che affollavano gli spalti dell’impianto.

    Fabrizio Miccoli, attaccato anche dalla vedova di Falcone, si è difeso su Instagram chiedendo anche il perdono.

    La società, nella figura del presidente Dario Mirri, ha invece difeso la sua decisione affermando che Miccoli è stato chiamato soltanoto per meriti sportivi.

    Al termine della partita Miccoli è stato applaudito dai tifosi del Barbera, segnando la pace finale.