5 cose che ha detto Barcellona-Inter: l’approccio nerazzurro è quello giusto

    1  – INTER, L’APPROCCIO E’ QUELLO GIUSTO

    Il retrogusto è ancora amaro, perchè tornare a casa con 0 punti in tasca dopo una prestazione maiuscola al Camp Nou non può generare altro che delusione. Sarebbe semplicistico ridurre il tutto a “Inter ingenua, dopo una prestazione del genere non puoi perdere!”.

    La mentalità dell’Inter, invece, va elogiata: una squadra capace di mettere sotto il Barcellona di Messi al Camp Nou per circa un’ora, di andare subito in vantaggio, di amministrare e sfiorare più volte il raddoppio senza farsi mai schiacciare. A calcio, però, non si gioca mai da soli: se il Barcellona riesce a svegliarsi e a rimontare grazie alle qualità dei suoi campioni, in questo sport ci sta.

    L’Inter ha dimostrato di essere già pronta per palcoscenici del genere. E al di là del risultato, questo è già un grande traguardo.

    2 – ALTRO STEP PER SENSI E BARELLA

    Rieccoli. Sempre loro. Li abbiamo elogiati più volte per il loro impatto senza timori con San Siro, con la maglia di una big, con la Champions, col derby… e adesso anche per la personalità mostrata in un tempio sacro del calcio.

    Rappresentano due autentici capolavori di calciomercato: due certezze in mezzo al campo, due talenti che sembrano non conoscere paure e limiti.

    3 – CON UN LAUTARO COSI’…

    Al ‘Camp Nou’ mancava Lukaku, per il big-match con la Juventus mancherà Alexis Sanchez, ma se Lautaro Martinez continuerà a giocare così Antonio Conte e i tifosi nerazzurri possono stare tranquilli.

    Un goal da centravanti puro, movimenti da manuale, la capacità di reggere sulle spalle il peso dell’intero reparto offensivo. Sarà difficile relegarlo in panchina, di questo passo. E per l’Inter questo è tutt’altro che un problema.

    4 – VIDAL

    Abbiamo detto di Sensi e Barella, dunque di rimpianti l’Inter fa bene a non averli. Ma Arturo Vidal ha letteralmente cambiato il volto della partita, dimostrando di essere, a 32 anni, un centrocampista top in Europa.

    5 – NO AL TURNOVER VISTA JUVE

    Eccezion fatta per Lukaku, Antonio Conte non ha risparmiato nessuno. Nè Godin, nè Asamoah, nè tanto meno Skriniar o De Vrij. A quattro giorni da una sfida tanto importante quanto sentita, Conte ha deciso di non lanciare segnali da “tutto per tutto” e probabilmente ha fatto bene.

    Avendo ricevuto risposte più che positive da tutti i protagonisti, probabilmente rispetto alla formazione proposta oggi cambierà solo lo squalificato Sanchez con il rientrante Lukaku e – forse – Candreva con D’Ambrosio. E le prove generali sono andate decisamente bene.