È lo Juventus-Inter degli esclusi di lusso: de Ligt e Eriksen in panchina

    Sarà il derby d’Italia delle porte chiuse. Un inedito. Ma sarà, anche e soprattutto, un derby d’Italia dal valore altissimo. La classifica non mente: Juventus punti 60, Inter (con una partita in meno) punti 54. Insomma, possibile +9 momentaneo per i bianconeri, che ancora si leccano le ferite del ko di Lione ma al contempo cercano la fuga domestica.

    A due giorni dalla grande sfida dell’Allianz Stadium, gli undici di Maurizio Sarri e Antonio Conte non sono ancora prevedibili con precisione. Ma una doppia esclusione si può dare per scontata, o quasi: quella di Matthijs de Ligt e di Christian Eriksen, colpo estivo e colpo invernale della Serie A, destinati entrambi a sedersi in panchina e, magari, pronti per l’uso a gara in corso.

    In casa Juve, tutto sembra già deciso: al centro della difesa troneggerà Giorgio Chiellini, alla seconda presenza da titolare consecutiva dopo quella di sabato scorso in casa della SPAL. Accanto a lui, naturalmente, il ‘gemello’ Leonardo Bonucci. Ed ecco che a farne le spese sarà proprio de Ligt, peraltro uno dei pochissimi a salvarsi nella serata nera di Lione nonostante la ferita alla testa rimediata nel primo tempo.

    Medesimo discorso per Eriksen, che ieri sera ha giocato tutti i 90 minuti contro il Ludogorets e che ha fornito a Biraghi l’assist dell’1-1 ma che, evidentemente, Conte non vede ancora pronto per partire dall’inizio in un match così importante. A centrocampo, dunque, spazio ancora una volta a Vecino assieme a Barella e Brozovic.

    Per il resto, la Juventus dovrebbe sistemarsi in campo con il 4-3-3 e Cuadrado esterno alto, a completare il tridente con Cristiano Ronaldo e Dybala (favorito su Higuain). Danilo terzino. In mezzo al campo, ai lati di Pjanic, due tra Bentancur, Ramsey, Matuidi e Rabiot.

    Nell’Inter, che in porta ritrova Handanovic, Lautaro Martinez-Lukaku solita coppia offensiva con Candreva e Young esterni di centrocampo. Il dubbio, e non è la prima volta, riguarda uno dei terzi di difesa di Conte: l’esperto Godin se la gioca col giovane Bastoni. Una scelta che, come al solito, determinerà anche la posizione (centro-destra oppure centro-sinistra) di Skriniar.