Genoa-Torino, Lega divisa: oggi un altro consiglio

    Genoa-Torino, un giallo ancora irrisolto. A 48 ore dal fischio d’inizio, non è ancora stata presa una decisione. Per questo è stato convocato un altro consiglio di Lega straordinario per capire se la partita si giocherà o meno.

    Ieri sera il Genoa ha comunicato che i positivi sono diventati 15: 11 giocatori più 4 membri dello staff tecnico. La linea del club è ovviamente quella di chiedere il rinvio, visto che l’Asl ha disposto allenamenti soltanto a piccoli gruppi di sei, senza partitelle.

    Il protocollo della FIGC prevede che i positivi siano isolati, mentre il gruppo squadra venga messo in quarantena per 14 giorni, uscendo solo per le partite. Prima delle quali sono previsti tamponi rapidi (il giorno stesso) e accesso solo per i negativi. Poi, dopo la partita, controlli intensificati e tamponi ogni due giorni. L’ASL competente decide sulle modalità di isolamento.

    La regola UEFA prevede che una gara si possa disputare se una squadra ha a disposizione almeno 12 giocatori di movimento e un portiere. Ogni federazione può poi decidere individualmente come adattarsi. In Italia si è verificato un ‘buco normativo’ che ora la Lega sta cercando di colmare.

    Il consiglio di ieri, come spiega la ‘Gazzetta dello Sport’, si è chiuso in un nulla di fatto, vista la divergenza di idee. Quella della Lega sarebbe di giocare per evitare di creare precedenti. Per evitare che si verifichi questa situazione, si sarebbe fatta strada l’idea di fissare disposizioni, valide soltanto a partire da dopo la partita di sabato, che sarebbe dunque valutata come caso a sé stante.

    Urbano Cairo, presidente del Torino, si è detto disposto a qualsiasi decisione, a patto che sia poi valida per tutta la stagione.

    Oggi in giornata il consiglio si riunirà nuovamente per provare a prendere una decisione definitiva.