Gioia Marquinhos: l’uomo qualunque del PSG divenuto supereroe

    Fino alla sera di mercoledì 12 agosto, Marquinhos non sapeva bene che effetto facesse segnare in partite così importanti. Poi, d’incanto, è diventato l’uomo della provvidenza per il PSG: goal da infarto nei secondi finali del quarto contro l’Atalanta, altro goal nella semifinale contro il Lipsia. E parigini in finale di Champions League per la prima volta nella propria storia.

    Un eroe a sorpresa, Marquinhos. Uno che non ha mai avuto troppa confidenza con la porta avversaria. Chiaro: di mestiere ha sempre fatto il difensore – prima in Brasile, poi alla Roma, quindi nei primi tempi della sua esperienza al PSG – e soltanto in un secondo momento Tuchel ha deciso di spostarlo a centrocampo, qualche metro più avanti. Sempre lontano, comunque, dalla prospettiva di potere colpire a rete.

    Uomo di sostanza, di equilibrio, di rottura in mezzo al campo. Pallone recuperato e immediatamente ceduto al compagno più vicino. Con una qualità superiore, e lo sappiamo anche noi italiani, ma senza troppi guizzi offensivi. Questo è il nuovo Marquinhos: quello che, dopo una prima parte di carriera vissuta a chiudere varchi nella retroguardia grazie alla propria rapidità, si è conquistato un posto come fulcro della manovra.

    Poi, però, c’è anche quella capacità innata di trovarsi al posto giusto al momento giusto. Contro l’Atalanta Marquinhos era lì, pronto a sfruttare uno dei tanti palloni vaganti arrivati nell’area di Sportiello nella fase finale del match, e da due passi non ha sbagliato. E col Lipsia ha scelto perfettamente il tempo dello stacco, deviando in rete di testa una punizione di Di Maria.

    Gli unici quattro goal messi a segno dall’ex giallorosso in Champions League, prima della strepitosa doppietta in meno di una settimana, risalivano a qualche anno fa. Tre nell’edizione 2013/14, un altro nel 2018/19. Tutti inutili, a onor del vero, ovvero realizzati ai gironi oppure in partite dallo scarso significato, come un 2-1 interno al Bayer Leverkusen agli ottavi dopo che il PSG si era già imposto per 4-0 all’andata.

    Stavolta no. Stavolta l’eroe improbabile Marquinhos ha svestito i panni dell’uomo qualunque indossando quelli del supereroe. Ha salvato il PSG da un’eliminazione che avrebbe avuto del clamoroso, anche solo paragonando valori e monte ingaggi dei francesi e dell’Atalanta, e poi ha aperto la strada della finale. Alla quale, come tantissimi suoi compagni, parteciperà per la prima volta in carriera.