Goal e assist in Coppa Italia: sicuri che Piatek non serva al Milan?

    Con l’arrivo di Ibrahimovic al Milan, il futuro di Piatek sembra ormai segnato. Lo svedese ha scelto Leao come partner ideale in attacco, mettendo praticamente alla porta il ‘Pistolero’ che giusto un anno fa era stato il grande colpo di gennaio dei rossoneri.

    Ma in dodici mesi le cose sono cambiate e Piatek è passato da idolo a esubero dopo un inizio di stagione decisamente distante da quelli che erano stati i sui standard nello scorso campionato. I numeri, del resto, lo condannano: 4 reti in totale in 18 partite, solo una su azione.

    Nell’ultima giornata, a Cagliari, è rimasto a guardare Ibrahimovic e Leao trascinare il Milan alla vittoria, ma Pioli ha deciso di dargli una nuova chance da titolare nella partita di Coppa Italia contro la SPAL

    In molti si aspettavano di vederlo sfiduciato e con poca voglia, invece Piatek si è approciato alla partita con la giusta convinzione ed è stato il migliore in assoluto nel primo tempo, con un goal e un assist per il 2-0 di Castillejo.

    Da segnalare in particolare l’azione che ha portato al secondo goal del Milan, con Piatek che è partito da centrocampo portando a spasso la difesa della SPAL. Nel secondo tempo avrebbe potuto segnare altri due goal, ma l’impressione è comunque che il 4-4-2 lo aiuti negli inserimenti e nell’attaccare la profondità.

    I tifosi si dividono e probabilmente questa partita non cambia l’idea di quelli che vorrebbero Piatek lontano dal Milan, ma la scelta di non dargli la possibilità di giocare al fianco di Ibrahimovic potrebbe rivelarsi un rimpianto.

    Conosciamo tutti la capacità di Ibrahimovic di aumentare il livello dei giocatori che gli stanno attorno e al PSG ha già dimostrato di poter giocare al fianco di un’altra punta, come successo con Cavani. Piatek e Ibrahimovic hanno caratteristiche diverse e Ibra potrebbe essere la formula giusta per riportare il ‘Pistolero’ ai suoi livelli.

    Siamo dunque sicuri che Piatek non serva al Milan? L’arrivo di Ibra non implica per forza una sua cessione, ma può essere anzi l’occasione per rilanciarlo in un nuovo modulo e con nuovi stimoli.