Gresko dal 5 maggio con l’Inter al teatro: “Ma è solo un hobby”

    Vratislav Gresko. Un nome, una garanzia. Ma al contrario. Perché la sua sagoma, i suoi errori, se li ricordano un po’ tutti. Fu lui il grande colpevole del 5 maggio 2002, una delle giornate sportivamente più tragiche della storia dell’Inter, sconfitta sul campo della Lazio e costretta a dire addio a uno Scudetto che già stringeva tra le dita.

    Oggi l’ex nerazzurro è un ex anche del calcio: si è ritirato nel 2015 dopo aver vestito la maglia del Podbrezová. Ha 42 anni, quasi 43 (li compirà proprio questo mese). E, come lui stesso racconta in un’intervista a ‘Il Posticipo’, si è dedicato ad altro: gestisce un teatro a Banska Bystrica, in Slovacchia.

    Inevitabile, però, tornare a parlare di pallone. E della sua esperienza italiana: prima all’Inter, che lo portò in Serie A prelevandolo dal Bayer Leverkusen, e poi in prestito al Parma.

    Inevitabile, soprattutto, parlare del celeberrimo e famigerato 5 maggio 2002. Il giorno peggiore della carriera di Gresko.

    Nicola Ventola, compagno di Gresko in quell’Inter, ha raccontato recentemente che lo slovacco andò a far shopping a Milano il giorno dopo la clamorosa sconfitta contro la Lazio, “venendo salvato dalla Polizia”.