Hubner e la grappa regalata al figlio di Gheddafi: “Gliela feci provare e la apprezzò”

    Goal, grappa e sigarette. Dario Hubner ha scritto pagine importanti del calcio italiano fino a diventare ancora oggi, a oltre 15 anni dalla sua ultima partita in A, un giocatore di culto.

    Nel suo libro l’attaccante, ricordato soprattutto per le esperienze al Brescia e al Piacenza, ha ricordato un aneddoto di quando giocava nel Perugia, nel 2004, soltanto per alcuni mesi.

    Suo compagno di squadra era Saadi Gheddafi, altro giocatore di culto di quegli anni. In mezzo, una grappa. Lo ha raccontato a ‘Quotidiano.net’.

    Grappa e sigarette, quelle che non si è mai fatto mancare nel corso della sua carriera. Fino a decidere di smettere e passare a quella elettronica.