Juventus-Inter a porte chiuse? Al vaglio l’ipotesi del campo neutro

    La psicosi da Coronavirus sta creando disagi anche nello sport italiano: calcio interessato con il rinvio di quattro incontri della 25esima giornata, tanto che il Governo potrebbe ufficializzare nelle prossime ore un Decreto della durata di 6 o 7 giorni che permetterebbe la disputa dei match nelle regioni colpite, ma rigorosamente a porte chiuse.

    E’ questo il rischio concreto riguardante Juventus-Inter dell’1 marzo: difficile immaginare un Allianz Stadium senza tifosi, fortino in cui bianconeri hanno conquistato 43 punti su 45 tra campionato e Champions League, ma ad oggi è questa la soluzione che dovrebbe essere adottata.

    Un danno importante per la Juventus che perderebbe la spinta del suo pubblico, finora decisiva per le vittorie ottenute sul terreno amico: da parte della società bianconera ci sarebbe l’idea di giocare sì, ma in campo neutro, in una delle regioni non interessate dall’emergenza Coronavirus.

    Possibilità al momento lontana dal realizzarsi – dato che la scelta più scontata pare quella delle porte chiuse – ma non impossibile. Difficilissimo invece pensare ad un altro rinvio che creerebbe l’effetto di intasare ulteriormente il calendario di entrambe le squadre, ancora in corsa sia nelle competizioni europee che in Coppa Italia.

    Per i tifosi juventini sarebbe comunque una doppia beffa: in caso di partite a porte chiuse, infatti, il regolamento delle condizioni di vendita dei biglietti non prevede il diritto al rimborso, ragion per cui l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento nei confronti della Juventus e di altri otto club.