Juventus, lampo di Douglas Costa: alla ricerca della continuità

    Interno, esterno, scambio e goal. Un lampo di Douglas Costa a fulminare la Lokomotiv Mosca, un lampo sfociato nella qualificazione agli ottavi di Champions League. La Juventus si gode un fuoriclasse che, finora, non è ancora riuscito a esprimere tutto il suo potenziale tra le fila bianconere. Giocate da urlo, ma anche un feeling speciale con l’infermeria. Insomma, alti e bassi.

    Basti pensare che, alla corte della Signora, il brasiliano sia riuscito a trovare la prima rete in Champions League solamente alla terza stagione. L’ultimo, prima della trasferta in Russia, risaliva al marzo 2017 contro l’Arsenal quando difendeva i colori del Bayern Monaco. Il tuttofare di Rio, inoltre, è il secondo giocatore della storia della Champions a segnare per tre club differenti da subentrato dopo Andre Schurrle.

    Un passo indietro. Conferenza stampa di presentazione targata Maurizio Sarri. Allianz Stadium. Con il tecnico bianconero che, senza giri di parole, afferma di voler puntare su Douglas Costa. Togliendolo, difatti, dal mercato. Perché nell’ultima finestra estiva, sebbene alla Continassa offerte ufficiali non ne siano arrivate, qualche ardito pensiero è stato fatto. Ma la ferma volontà dell’ex tecnico del Chelsea, da sempre grande estimatore del verdeoro, ha portato i dirigenti bianconeri a concedere un’altra chance. L’ultima, probabilmente.

    Perché, se recuperato, Douglas Costa può cambiare una squadra. Tuttavia le incognite sono sempre dietro l’angolo. Vedi l’infortunio di Firenze che ha portato il brasiliano a rimanere ai box per circa 45 giorni. Ora, però, conta l’attualità. La stessa che, nei piani della Signora, dovrà vedere il giocatore verdeoro assoluto protagonista. Proprio come accaduto a Mosca, dove la giocata sopraffina dell’11 bianconero è valsa sia il successo sia il passaggio del turno.

    La palla ora passa a Sarri. Due scenari tecnico-tattici: sviluppare le dinamiche del 4-3-2-1 facendo diventare Douglas Costa un trequartista atipico, oppure tornare al 4-3-3 come proposto nelle battute embrionali.

    In copertina, eccome, la gioia del match winner del Lokomotiv Stadium:

    Ora, concentrazione rivolta alla sfida di domenica contro il Milan. Con il brasiliano, al netto di un’autonomia da valutare, destinato a recitare una parte importante. Al di là dei moduli, al di là dei numeri. Uno così, se sta bene, fa la differenza. Sempre.