L’idea in casa Torino: giocare le ultime gare della stagione al Filadelfia

    Riprendere la stagione per riuscire a chiudere il campionato è il grande obiettivo dei vertici del calcio italiano. In attesa che si vengano a creare le giuste condizioni per tornare in campo, c’è già una certezza: le restanti partite di Serie A si disputeranno a porte chiuse.

    Un’esigenza questa, che ha fatto sorgere in casa Torino quella che al momento è solo un’idea, ma che potrebbe diventare una splendida realtà: far giocare ai granata le restanti gare della stagione nel mitico Filadelfia.

    Come riportato da Tuttosport, a pensare a tale opzione è stato Domenico Beccaria, il presidente del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata, il tutto partendo da una suggestione di una tifosa del Toro.

    Affinché la cosa diventi fattibile, sarà necessario superare alcuni ostacoli, e il tutto sempre che non si decida di far giocare l’ultima parte del torneo solo in impianti del Centro-Sud Italia. Il Torino dovrebbe intanto richiedere una deroga, visto che ad inizio stagione era stato indicato nell’Olimpico Grande Torino lo stadio chiamato ad ospitare le partite interne. Giocare al Filadelfia potrebbe però voler dire, dal punto di vista pratico, limitare gli spostamenti, visto che la squadra si allena già lì e la cosa potrebbe rappresentare un carta a favore.

    Il campo è assolutamente regolamentare, tanto che la Primavera ci gioca le sue partite di campionato, e la capienza limitata (4mila posti quando il limite minimo in Serie A è di 16mila) non rappresenterebbe di certo un problema viste le circostanze. Ostacoli da superare potrebbero invece essere quelli legati allo spazio per le apparecchiature televisive, all’allestimento della goal-line technology o alla potenza dell’impianto di illuminazione, ma si tratta di cose superabili.

    Da qui al termine del campionato, il Torino dovrà giocare ancora sette partite in casa (Udinese, Parma, Lazio, Brescia, Genoa, Verona e Roma) e la speranza di molti tifosi granata è quella che si possano disputare, a 57 anni di distanza dall’ultima, in quello che fu lo stadio di una delle più grandi squadre di ogni tempo: il Grande Torino.

    Si tratterebbe di una scelta dal grande valore simbolico, che potrebbe magari anche dare una carica speciale ad una squadra che oggi ha due soli punti di vantaggio sul terzultimo posto.