La parabola di Cistana: dalla D alla Nazionale in due anni e mezzo

    Nelle convocazioni dell’Italia di Roberto Mancini ci sono tre volti nuovi, alla prima chiamata in assoluto in Nazionale: Riccardo Orsolini, ormai da mesi una certezza della Serie A, Gaetano Castrovilli, rivelazione della Fiorentina al primo anno nel massimo campionato italiano, e Andrea Cistana, che in quattro stagioni ha fatto la scalata dalla Serie D alla Serie A.

    Il centrale classe 1997, bresciano di nascita e cresciuto nelle giovanili delle ‘Rondinelle’, probabilmente due anni e mezzo fa non si sarebbe nemmeno sognato una convocazione nell’Italia. Nel maggio 2017 aveva chiuso la sua esperienza al Ciliverghe Mazzano, club della provincia di Brescia, con 28 presenze. In Serie D.

    Nella stagione 2017/18 è poi tornato nella primavera del Brescia per alcuni mesi, prima di trasferirsi in prestito al Prato in Serie C nella seconda parte di stagione. Un’esperienza che ha convinto il club del presidente Cellino a riportarlo alla base. Eugenio Corini ne ha fatto un perno da subito, anche in Serie B. Terzo anno, terza categoria scalata.

    La crescita è continuata fino alla promozione ottenuta a maggio scorso in Serie A, da inamovibile della forrmazione. Lo stesso ruolo che ha anche quest’anno in Serie A, dove non ha saltato nemmeno un minuto. Le sue prestazioni sono state convincenti e Mancini ha deciso di premiarlo chiamandolo tra i 29 convocato per le sfide a Bosnia e Armenia.

    In 30 mesi, Cistana è passato da una stagione da metà classifica in Serie D al sogno Nazionale Maggiore. Una crescita continua, fatta di scalini saliti in rapida successione, senza saltare nemmeno uno step. Anzi, uno sì: le nazionali giovanili dell’Italia. Sarà la sua prima esperienza azzurra. Un vero sogno ad occhi aperti.