Le linee guida dell’UEFA per le Coppe: “In Europa per meriti sportivi”

    In Coppa si andrà solo per meriti sportivi. Questa è la decisione dell’UEFA, che, al termine della videoconferenza andata in scena oggi con l’ECA, le varie leghe nazionali e FIFPRO Europe, ha stilato le linee guida per la qualificazione dei club alle Coppe europee della prossima stagione.

    Tali linee guida, come annunciato dalla stessa UEFA in un comunicato ufficiale, “riflettono il principio che l’ammissione alle competizioni UEFA per club si basi sempre sul merito sportivo”.

    L’auspicio della UEFA nei confronti di leghe e federazioni nazionali è quello di “considerare tutte le possibili opzioni per portare a termine le più importanti competizioni nazionali che danno accesso alle competizioni UEFA”. Tuttavia, “se questo risultato non fosse possibile, in particolare a causa di problemi di calendario, sarebbe preferibile che le competizioni nazionali sospese ricominciassero con un formato diverso, in modo da facilitare comunque le squadre a qualificarsi in base al merito sportivo”.

    Di seguito le linee guida dell’UEFA per quanto riguarda la qualificazione alle Coppe europee del 2020/21:

    • la procedura per la scelta dei club dovrebbe basarsi su principi obiettivi, trasparenti e non discriminatori. Le Federazioni nazionali e le leghe dovrebbero altrimenti avere la possibilità di decidere le posizioni finali nelle loro competizioni nazionali, tenendo conto delle circostanze specifiche di ciascuna competizione;
    • la determinazione finale dei posti idonei per le competizioni UEFA per club dovrà essere confermata dagli organi competenti a livello nazionale.

    L’UEFA, però, “si riserva il diritto di rifiutare o valutare l’ammissione di qualsiasi club proposto da una federazione nazionale da una competizione nazionale anticipatamente interrotta, in particolare laddove”:

    • le competizioni nazionali non siano state terminate prematuramente in base ai motivi indicati nelle presenti linee guida UEFA o sulla base di altri motivi legittimi di salute pubblica;
    • i club non sono siano scelti secondo una procedura obiettiva, trasparente e non discriminatoria, e i club selezionati non possano essere considerati qualificati per merito sportivo;
    • esista una percezione pubblica di ingiustizia nella qualificazione del club.

    In sostanza le federazioni nazionali, se i campionati dovessero essere definitivamente sospesi, potranno proporre in maniera “obiettiva, trasparente e non discriminatoria”, dunque basandosi sul merito sportivo, i club qualificati a Champions ed Europa League. Ma l’ultima parola spetterà all’UEFA, che avrà la facoltà di approvare o respingere i club in questione.