Napoli, rottura tra Insigne e la tifoseria: è considerato il capo della rivolta

    In casa Napoli è una lunga settimana, che si chiuderà con la partita interna contro il Genoa prima della pausa nazionali. Sarà una serata complicata a livello ambientale, con i tifosi pronti alla protesta dopo l’ammutinamento dei giocatori arrivato in settimana.

    Come spiegato dalla ‘Gazzetta dello Sport’, ci sarà un giocatore del Napoli che sarà probabilmente più preso di mira rispetto ad altri. Si tratta del capitano Lorenzo Insigne, già bersagliato durante l’allenamento di giovedì a Castel Volturno.

    È lui il giocatore considerato ‘capo della rivolta’, che avrebbe guidato l’ammutinamento nei confronti della società, con la decisione di non tornare in ritiro dopo il pareggio con il Salisburgo in casa.

    Il numero 24 partenopeo sembra essere arrivato ai ferri corti con l’ambiente, dopo aver passato momenti difficili anche con il presidente De Laurentiis per la questione rinnovo e con Carlo Ancelotti – famosa la tribuna di Genk in Champions League che ha fatto molto discutere.

    Già ieri i tifosi del Napoli hanno esposto degli striscioni di contestazione per la città, scena che si dovrebbe ripetere anche durante Napoli-Genoa. Poi potrebbe arrivare una tregua per portare in salvo la stagione e decidere a gennaio il futuro. Ora più incerto che mai.