Napoli storico: il Salisburgo sconfitto in casa dopo 70 gare

    Cosa hanno in comune Nizza, Admira e Napoli? A parte qualche qualche lettera, ben poco. Vengono da paesi e realtà diverse, lottano per obiettivi diversi. Eppure qualcosa c’è. Sono riuscite a battere il Salisburgo nella quasi imbattibile Red Bull Arena. Dopo tre anni, nuovamente caduta: stavolta al cospetto del team Ancelotti.

    Era da ben diciannove gare europee, infatti, che il Salisburgo non perdeva in casa: l’ultima volta il 20 ottobre del 2016, quando il Nizza riuscì a superare gli austriaci di misura grazie alla rete di Plea. Allargando anche a campionato e coppa di Vienna e dintorni, però, si sale decisamente, anzi si va in orbita. 70 (!) gare senza sconfitte, prima del Napoli.

    Sempre nell’autunno del 2016, allora fu l’Admira, che sempre per 1-0 battè il Salisburgo senza sapere che per tre anni sarebbe stata l’unica in tutta l’Austria a compiere una vera impresa. Allora non poteva essere etichettata come tale, almeno non completamente, ora davanti al passare del tempo, sì.

    Non è certo caduto fragorosamente il muro innalzato dal Salisburgo in questi anni, ed anzi il Napoli c’è riuscito solo con costanza e cinismo, attaccando i punti cardine grazie al solito duo Mertens-Insigne, sul pezzo proprio nel momento più importante della stagione europea. 3-2 e impresa agli annali.

    Certo, il campionato austriaco, seppur in ascesa, non è paragonabile ai più importanti del Vecchio Continente, ma alla Red Bull Arena sono cadute squadre di tutto il rispetto a livello europeo. Tra queste, guarda caso, proprio il Napoli di Ancelotti, lo scorso 14 marzo.

    Allora fu 3-1 in Europa League e Milik non bastò. In una serata il Napoli ha ritrovato Insigne, ha compiuto la sua vendetta sportiva e messo un mattoncino in più nella possibile qualificazione agli ottavi di Champions. Consapevole di aver fatto quello che non riusciva a nessuno, austriaco e non, nell’ultimo triennio.

    Piccoli e grandi punti per fiducia e consapevolezza. C’è d soffrire e tanto nel corso della stagione. Ma facendolo, il Napoli può dire la sua: molto più dell’anno scorso. La svolta è arrivata?