Roma, emergenza a centrocampo: da Pastore al 4-3-3, le soluzioni

    Lorenzo Pellegrini assente circa per un altro mese, Amadou Diawara pronto per il rientro a dicembre, più Bryan Cristante che si rivedrà a gennaio 2020. La Roma affronta una situazione di emergenza a centrocampo dettata dagli infortuni. Paulo Fonseca ha perso tutti i mediani di ruolo ad eccezione di Jordan Veretout, unico rimasto sano nell’intera rosa giallorossa. Al francese però manca una spalla di ruolo, un giocatore in grado di coprire il ruolo di mediano del 4-2-3-1 in maniera naturale e senza doversi adattare. Fonseca si trova quindi costretto a vagliare altre opzioni.

    ARRETRAMENTO DI UN TREQUARTISTA

    Contro la Sampdoria è stato Javier Pastore a sostituire l’infortunato Cristante e prendere il suo posto a centrocampo. L’argentino ha spesso giocato nel centrocampo a tre di Di Francesco l’anno scorso, molto meno a due, se non occasionalmente al PSG. Stesso discorso vale per Nicolò Zaniolo: con la primavera dell’Inter e con l’Entella in Serie B in alcuni momenti ha ricoperto il ruolo di centrocampista. Se non volesse snaturare la squadra, quella dell’arretramento di uno dei due fantasisti sarebbe la scelta probabilmente più logica da fare.

    AVANZAMENTO DI UN DIFENSORE

    Più difficile sembra essere l’ipotesi di vedere avanzato uno dei difensori centrali in rosa, sia per la poca attitudine a impostare, sia per il passo. Fazio lo ha fatto in alcune occasioni al Siviglia una decina d’anni fa, ma l’argentino non sembra avere il passo che chiede Fonseca ai propri mediani, nonostante le buone doti in impostazione. Mancini, Smalling e Juan Jesus sembrano invece più adattabili come terzini che da centrocampisti. Rimane l’ipotesi Kolarov, giocatore che ha piede e visione, ma che nella sua carriera si è spostato dalla fascia sinistra solo per giocare occasionalmente da centrale di difesa con Guardiola al City, nella prima stagione del tecnico ex Barcellona in Premier League. Peraltro con risultati non eccezionali.

    IL JOLLY FLORENZI

    Fonseca tra le frecce al suo arco può contare su Alessandro Florenzi, un giocatore che ha finora schierato da terzino e da esterno alto, sia a destra che a sinistra, a seconda delle esigenze e del piano tattico della partita. Il capitano della Roma ha però un passato anche da centrocampista, soprattutto da interno a tre. L’ipotesi di adattarlo come spalla di Veretout sembra comunque meno remota e azzardata di altre a disposizione.

    IL CAMBIO DI MODULO

    Finora i giallorossi in stagione si sono sempre schierati con il 4-2-3-1, ma la situazione potrebbe richiedere aggiustamenti anche a livello di modulo. In questo senso il passaggio al 4-3-3 permetterebbe di recuperare diverse opzioni tattiche che il modulo con il trequartista non consente. Veretout rimarrebbe il vertice basso del triangolo. Da interni possono essere schierati Pastore, Florenzi, Zaniolo e, quando rientrerà, anche Mkhitaryan. Sarebbe una mini-rivoluzione a livello di percorso tattico, ma potrebbe anche offrire una valida alternativa a Fonseca più avanti in stagione.

    LA PROMOZIONE DI UN GIOVANE

    L’ultima opzione rimasta sarebbe quella di pescare un giovane dalla Primavera di Alberto De Rossi e provare a lanciarlo da subito, nonostante il calendario delle prossime due sfide non sia esattamente facile (Borussia Mönchengladbach e Milan, più Napoli il 2 novembre). Il nome caldo potrebbe essere quello di Alessio Riccardi, classe 2001 che gode di grande considerazione, capitano della nazionale Under 19 azzurra e punto fermo della Primavera, già spesso portato in panchina da Di Francesco l’anno scorso. Ha esordito in Coppa Italia giocando 8 minuti contro l’Entella lo scorso gennaio, a 17 anni. Ora, a 18, potrebbe fare il suo esordio da titolare. E chissà, magari convincere Fonseca.