Spiragli per la ripartenza: si continua a lavorare al nuovo protocollo

    Riprendere il campionato e provare a portare a termine la stagione. Il calcio italiano ha stabilito da tempo quello che è il suo grande obiettivo e nei prossimi giorni si continuerà a lavorare con forza affinché la cosa possa accadere.

    Nella serata di sabato, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è stato chiaro nel ribadire che per una ripartenza saranno necessarie condizioni di massima sicurezza e garanzie che al momento non ci sono.

    Parole le sue che non hanno reso il discorso più in discesa, ma intanto il nuovo DPCM dovrebbe contenere due articoli importanti che vanno incontro a quelle che sono oggi le esigenze del mondo del calcio.

    Come riportato dal ‘Corriere dello Sport’, si tratterebbe di un primo passo per scongiurare quello che ad oggi viene visto come il pericolo più grande: lo stop definitivo nel caso in cui un giocatore o comunque il componente di una squadra venga trovato positivo. Inoltre, una schiarita è arrivata anche sul tema delle responsabilità che, in virtù dell’ultima circolare dell’INAIL resteranno a carico dei medici ma solo nell’eventualità di dolo o colpa grave.

    Il passo successivo potrebbe adesso essere quello di aumentare i controlli sui giocatori e su tutti quegli elementi a contatto con le squadre, al fine di permettere agli stessi di tornare a casa a fine allenamento, scongiurando così l’ipotesi di un lungo ritiro isolato. I club si impegneranno ad aumentare la frequenza dei tamponi (tamponi che saranno le società stesse a procurarsi) mentre gli atleti, una volta lasciati i centri sportivi, dovranno tenere un comportamento di grande cautela atto a ridurre al minimo le eventuali possibilità di contagio.

    Si sta anche lavorando alla possibilità di avere più margini in ambito di quarantena. All’interno del nuovo Decreto del Governo, si dovrebbe parlare di isolamento non più obbligatorio, ma precauzionale, che non dovrebbe più durare 14 giorni, ma che resterebbe tale fino all’accertamento della guarigione del soggetto. Potrebbe bastare quindi un tampone negativo a mettere fine all’isolamento forzato.

    Le prossime saranno giornate di duro lavoro al fine di riuscire ad arrivare ai giusti compromessi, intanto però, stando allo stato attuale delle cose, quello che è certo è che da lunedì si potrà tornare agli allenamenti di squadra.

    Come riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, in realtà per l’immediato poco cambierà, visto che schemi e partitelle resteranno vietati, e ci si potrà allenare solo in piccoli gruppi e rispettando il distanziamento per l’attività sportiva di due metri. Il significativo passo in avanti ci sarà solo quando il protocollo sarà corretto.