Radja Nainggolan, la missione del ninja

    Il Cagliari è indubbiamente la squadra rivelazione di questa prima parte di stagione ed il suo trascinatore è un calciatore che proprio con quei colori si era messo in evidenza qualche anno fa, prima di approdare alla Roma e successivamente all’Inter.

    Stiamo ovviamente parlando di Radja Nainggolan, il Ninja, il cui ritorno a Cagliari in estate è stato uno dei trasferimenti più discussi e tribolati dell’intera sessione di mercato.

    Erano in molti quelli che nutrivano dubbi non tanto sul valore del giocatore, indiscutibile, quanto sulle condizioni fisiche e mentali dopo l’annata in nerazzurro con più ombre che luci. I tifosi del Cagliari però erano fiduciosi sul fatto che il ritorno a casa, se così si può definire, in una piazza sicuramente meno esigente e con meno pressioni, avrebbe rilanciato il Ninja ad altissimi livelli.

    Le prime partite della stagione sono state parecchio difficili sia per Nainggolan, alla ricerca della condizione migliore, sia per il Cagliari, complici alcuni infortuni molto importanti in alcuni ruoli chiave.

    Passate le prime giornate il Ninja comincia a crescere e con lui tutto il Cagliari, che inizia ad inanellare risultati positivi uno dietro l’altro fino a portarsi a ridosso dei primi posti in classifica.

    Gol spettacolari, prestazioni da leader tecnico e carismatico, condizione fisica di nuovo ai massimi livelli: il centrocampo del Cagliari diventa dominante e la presenza del Ninja fa letteralmente la differenza, come ai vecchi tempi.

    “È incredibile è un riferimento per tutti ed è un piacere e una goduria averlo in squadra. La cosa bella è come si è calato in questa realtà, è un riferimento per tutti ed è bello allenarlo. Per me il fatto che non giochi nelle coppe europee è una cosa incredibile, è un top player” – Rolando Maran

    L’integrazione con i compagni di reparto è perfetta, in quanto le caratteristiche tecniche e fisiche di Nainggolan si integrano alla perfezione con quelle di Rog, Nandez o Cigarini, ovvero quelli che insieme al belga compongono solitamente la mediana del Cagliari.

    Sono tanti i giocatori che stanno facendo una stagione positiva tra le fila dei rossoblu ma l’impressione è che poter disporre di un calciatore come il Ninja sia il vero fattore in grado di determinare il risultato nei match più equilibrati, quelli che vengono decisi solitamente dalle giocate dei campioni.

    Avere Radja Nainggolan al massimo della forma fisica significa giocare in 12, in quanto per generosità d’animo, spirito di sacrificio e quantità di chilometri percorsi non è secondo a nessuno.

    Tra le tante perle che ci ha già regalato nel corso della stagione impossibile non scegliere il gol realizzato contro la Spal: un bolide di collo esterno destro all’incrocio dei pali, scagliato di controbalzo da distanza siderale.

    Difficile dire ora dove potrà arrivare la squadra di Maran a fine anno ma una cosa è certa: se le prestazioni del Ninja continueranno ad essere su questo livello le soddisfazioni saranno assicurate.

    L’unica nota negativa per il Cagliari è che Nainggolan è arrivato con la formula del prestito secco e quindi, almeno in via teorica, a fine stagione dovrebbe far ritorno a Milano, anche se c’è chi dice che le due società troveranno un accordo per la permanenza del giocatore in Sardegna.

    Per queste valutazioni è indubbiamente ancora molto presto, intanto la cosa più importante è che il nostro campionato sia tornato ad ammirare uno dei centrocampisti più forti e rappresentativi degli ultimi anni.

    Quella del Ninja quest’anno sembra a tutti gli effetti una missione: prendersi la squadra sulle spalle e portarla in alto a forza, dove mai era stata in epoca recente. Per molti poteva sembrare una missione impossibile ma non per uno come Radja Nainggolan, abituato a combattere su ogni pallone come se fosse questione di vita o di morte.