Takehiro Tomiyasu: dall’oriente alla conquista di Bologna

    Takehiro Tomiyasu: dall’oriente alla conquista di Bologna

    Il Bologna si è presentato ai nastri di partenza di questa stagione rinforzato da una campagna acquisti che ha portato in Emilia una serie di giocatori molto giovani, la maggior parte dei quali poco conosciuti al grande pubblico.

    Tra questi Takehiro Tomiyasu, difensore giapponese di 22 anni, arrivato via Belgio dal Sint-Truiden, squadra con cui aveva disputato la sua prima stagione a livello europeo.

    A differenza degli altri giovani acquistati da Saputo, per Tomiyasu la prospettiva è quella di far parte del novero dei titolari fin da subito in un reparto, quello arretrato, che sembra essere il punto debole della squadra. Ecco perché intorno al suo nome c’è molta curiosità, unita alla speranza che possa rivelarsi utile alla causa già dalle prime battute.

    Tomiyasu, da quando Nagatomo ha lasciato la Serie A per volare in Turchia, è anche il primo calciatore giapponese ad affacciarsi nel nostro massimo campionato, il che contribuisce ad aumentarne l’hype in maniera esagerata.

    Nasce come difensore centrale ma all’occorrenza si può destreggiare abilmente anche sulla fascia destra, ed è proprio in questo ruolo che decide di impiegarlo costantemente Sinisa Mihajlovic.

    Takehiro Tomiyasu: dall’oriente alla conquista di Bologna

    Già dalle prime uscite è piuttosto chiaro che il calciatore non è venuto in Italia per fare la comparsa, anzi stupisce per personalità e velocità di adattamento in un campionato considerato unanimemente ostico, soprattutto per un difensore giovane proveniente da un torneo di seconda fascia come quello belga.

    Ciò che più impressione di Tomiyasu è la sicurezza nei propri mezzi e l’intraprendenza mostrata fin da subito, in un ruolo adattato e non certo naturale. Molti, al suo posto, si sarebbero limitati al compitino, cercando di badare principalmente a non commettere errori grossolani in fase difensiva, che già sarebbe stato un buon punto di partenza.

    Tomiyasu invece, a dispetto dell’età e della poca esperienza, interpreta il ruolo da terzino rodato: si propone, spinge costantemente sulla fascia e non ha paura di affrontare l’avversario palla al piede.

    Dotato di un ottimo fisico e di buona velocità è anche molto difficile da saltare, mentre l’innato senso di posizionamento deriva verosimilmente dal passato di difensore centrale.

    Nella prima parte di stagione del Bologna il calciatore giapponese è stato costantemente tra i migliori in campo, prima di doversi fermare a causa di un infortunio che lo ha tenuto lontano dal terreno di gioco per circa un mese.

    Nel frattempo molte squadre hanno iniziato ad interessarsi al giocatore e Walter Sabatini, coordinatore dell’area tecnica del Bologna, uno a cui ogni tanto piace spararla un po’ grossa, si è espresso in questi termini sul difensore giapponese: “ È un giocatore che potrebbe già giocare al Manchester United. Può pensare di raggiungere qualsiasi obiettivo perché ha una grande disciplina, come di solito i giapponesi, e sembra avere un progetto su se stesso, su quello che vuole fare. Io alla Roma ho avuto un giocatore con queste caratteristiche come Maicon che alla Roma faceva il regista esterno e Tomiyasu me lo ricorda molto. Ha 21 anni e arriverà ai massimi livelli”.

    Ora il paragone con Maicon, in tutta onestà, lascia il tempo che trova ma il fatto che Tomiyasu possa diventare, in un futuro abbastanza prossimo, un giocatore da grande squadra potrebbe non essere un’idea campata in aria, tutt’altro.

    Di aspetti del gioco da affinare, migliorare e sviluppare, come logico che sia, ce ne sono tantissimi e al momento il contesto di Bologna sembra quello più adatto per consentire la crescita del calciatore, sotto ogni punto di vista.

    Quello che già oggi si può dire è che in una difesa come quella rossoblu, che ha fatto acqua da tutte le parti, Tomiyasu è stato sicuramente l’unico sopra la sufficienza in quanto a rendimento complessivo e il materiale di partenza, su cui forgiare il giocatore finito che vedremo tra qualche anno, sembra di pregevole fattura.