Ryan Giggs: “The Welsh wizard”

    Ryan Giggs: “The Welsh wizard”

    “Mi ricordo la prima volta che vidi Ryan Giggs: aveva 13 anni e correva per il campo come un cocker fa inseguendo un pezzo di carta argentata che si solleva in aria…”

    Una frase dannatamente romantica, che sir Alex Ferguson disse su uno dei suoi “figli adottivi” preferiti, l’eterno Ryan Giggs.

    Sì, perché anche se il “Boss” scozzese ne ha visti tanti, davvero tanti, di giocatori passare in quel quarto di secolo abbondante sulla panchina dello United, mai ha nascosto quella profonda ammirazione, quel canale preferenziale, che aveva nei confronti del suo pupillo gallese. Forse solo Paul Scholes poteva fregiarsi della stessa considerazione.


    Cresciuto con il cognome Wilson, una volta raggiunta la maggiore età (che nel Regno Unito è di 16 anni) decise di cambiarlo in Giggs, ovvero quello della madre di nazionalità gallese, per via dei suoi rapporti burrascosi con il padre, che invece è di nazionalità inglese. E’ questo il motivo per cui sceglierà il Galles e non la più quotata Inghilterra.

    Con la nazionale gallese Ryan Giggs esordirà giovanissimo, diventando il più giovane giocatore ad aver esordito (primato poi battuto da Gareth Bale), ne diventerà perno e leader, oltre che capitano (adesso ne è l’attuale commissario tecnico).

    Ma è nel Manchester United, dove vi rimarrà per tutta la sua straordinaria carriera, che diventa autentica leggenda.

    Ryan Giggs: “The Welsh wizard”

    Ryan Giggs è stato quel giocatore capace di esordire con la maglia dei red devils a sedici anni e mezzo, nel 1990.

    E’ stato quel giocatore che il 4 Maggio 1991, nel suo primo derby di Manchester, quando Sir Alex sceglie a sorpresa di schierarlo dal primo minuto, è stato capace di segnare il goal del definitivo 1-0.

    E decidere un derby a soli 17 anni non è cosa da tutti i giorni…

    È stato quel giocatore che nel 1995 realizza il gol più veloce della storia del Manchester United, quando in appena quindici secondi la butta dentro contro il Southampton.

    È stato quel giocatore che nel 1999 toccherà l’apice del suo formidabile percorso, portando a casa Premier League, FA Cup e quella indimenticabile Champions League, vinta in rimonta sul Bayern Monaco nei minuti di recupero, entrando di diritto nella Hall of fame dei Red Devils e del calcio mondiale.

    Con lo United, di cui è primatista assoluto di presenze con 963 gare disputate, ha conquistato la bellezza di 37 trofei (tra cui 13 campionati e 2 Champions League): numero che ne fanno non solo il giocatore più vincente nella storia del club, ma di tutto il calcio inglese.

    Ryan Giggs riceverà tanti attestati di stima da colleghi, ma su tutti spiccano le parole di due vere e proprie icone calcistiche.

    “È il calciatore più forte con cui io abbia giocato. Ed io, ho giocato con i più forti”, dirà Eric Cantona, uno non facile a rilasciare complimenti.

    Alessandro Del Piero, che con l’esterno gallese si è scontrato spesso negli anni, invece ammetterà: “mi sono emozionato due volte guardando un calciatore. Il primo era Maradona, il secondo era Ryan Giggs”…

    Queste due dichiarazioni bastano già da sole per descrivere che giocatore è stato Ryan Joseph Giggs: l ’11 per eccellenza, un ala sinistra meravigliosa, una vera e propria leggenda United.