US Open 2019 – Tutti contro Djokovic

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    Il numero uno del mondo sulle orme di McEnroe

    L’US Open è alle porte. Il quarto ed ultimo torneo del Grande Slam prenderà il via lunedì 26 agosto sui campi in cemento di Flushing Meadows a New York.

    Si annuncia grande battaglia per la caccia al titolo detenuto da Novak Djokovic, quest’anno già a segno agli Australian Open e a Wimbledon. Il serbo (tre titoli per lui a New York) dovrà difendersi dall’assalto degli altri due Fab Four ancora in corsa, Rafael Nadal (vincitore due anni fa) e Roger Federer (cinque volte campione, l’ultima volta ben undici anni fa quando si impose su Andy Murray ancora oggi a mezzo servizio).

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    Alle spalle dei soliti noti il vuoto o quasi. Alexander Zverev – liberatosi da poco dall’ingombrante presenza di Ivan Lendl – sembra guidare la pattuglia dei pretendenti al titolo; il tedesco non è mai andato oltre il terzo turno a New York, cosa che invece è riuscita benissimo a Marin Cilic vincitore del torneo nel 2014 grazie ad un triplo 6-3 al nipponico Kei Nishikori. Tra i papabili outsider c’è Stefanos Tsitsipas che quest’anno sul cemento di Melbourne si è spinto sino alla semifinale dove si è arreso a Nadal.

    Meno chance sembrano averle lo specialista della terra rossa Dominic Thiem e il sempre più imprevedibile Nick Kyrgios. Lontani dalla loro forma migliore sembrano essere anche il canadese Milos Raonic e Stan Wawrinka, che tre anni fa conquistò il titolo battendo in finale Djokovic. L’eterna promessa Grigor Dimitrov e vincitore delle ultime ATP Finals non sembra in grado di impensierire i magnifici tre; stesso discorso per Kevin Anderson finalista nell’edizione 2017 e per John Isner, il gigante di Greensboro fermatosi nei quarti lo scorso anno.

    Un discorso a parte lo merita la pattuglia azzurra. Gli occhi saranno puntati su Fabio Fognini, Matteo Berrettini e Marco Cecchinato, il trio che negli ultimi tempio ha riportato il tennis italiano agli antichi fasti. Il ligure che a Montecarlo ha conquistato il suo primo Master 1000 non è mai andato oltre il quarto turno a New York, ma la nuova condizione di Top Ten potrebbe dargli finalmente la spinta giusta; il romano arriva invece in terra americana dopo le vittorie a Budapest e Stoccarda ed un infortunio che lo ha tenuto ultimamente lontano dai campi di gioco. Il meno in forma sembra proprio Cecchinato, che dopo gli exploit della passata stagione sta vivendo una preoccupante involuzione segnata anche da un crollo nel ranking ATP.

    Solo la notte del prossimo 9 settembre conosceremo dunque il nome del vincitore della 139^ edizione, il nuovo campione che vedrà il suo nome inciso nell’albo d’oro dove campeggiano i successi delle glorie del passato come Jimmy Connors e Pete Sampras (cinque vittorie a testa), John McEnroe (quattro titoli per The Genius) e Robert Wrenn.