Emmanuel Riviere: a Cosenza in cerca di riscatto

    Emmanuel Riviere: a Cosenza in cerca di riscatto

    Le carriere dei calciatori spesso e volentieri prendono parabole strane, difficilmente immaginabili, imprevedibili come la vita stessa. Può succedere, ad esempio, che chi sembra inevitabilmente destinato a grandi palcoscenici finisca invece a dover combattere per il solo scopo di poter affermare la propria presenza e non finire nel dimenticatoio, tra i tanti che potevano farcela ma sono inciampati sul più bello.

    Emmanuel Riviere: a Cosenza in cerca di riscatto

    Lo sa bene Emmanuel Riviere, la cui storia parte da molto lontano 30 anni fa, quando viene al mondo a Le Lamentin, comune francese situato nel dipartimento d’oltremare della Martinica. Come molti ragazzini cresce con il pallone tra i piedi, cullando il proprio sogno di diventare un giorno calciatore a livello professionistico.

    L’occasione arriva all’età di 14 anni, quando viene notato da alcuni scout dei club più importanti di Francia durante un torneo amichevole a Clairefontaine, prestigiosa fucina di talenti poco distante da Parigi. Riviere decide di accettare l’offerta del Saint-Etienne, squadra che con i giovani calciatori in rampa di lancio ha sempre lavorato in maniera eccellente. La scelta si rivela quantomai azzeccata, in poco tempo l’attaccante si ritaglia uno spazio importante nella prima squadra ed inizia a realizzare le prime reti che contano. Nel 2011, dopo due stagioni al Saint-Etienne, passa al Tolosa ma la vera svolta sembra arrivare l’anno successivo, quando decide di accettare l’offerta del Monaco nel mercato di Gennaio, anche se ciò significa scendere di categoria, in quanto i monegaschi in quella stagione si trovano a dover combattere in Ligue 2.

    Il Monaco viene promosso e l’anno successivo, in Ligue 1, imbastisce una vera e propria corazzata, acquistando giocatori del calibro di Radamel Falcao, Joao Moutinho, Ricardo Carvalho, James Rodriguez, Anthony Martial, Fabinho e Kondogbia, solo per citare i più rappresentativi.

    Nonostante l’arrivo di questi campioni Emmanuel Riviere riesce a ritagliarsi un ampio spazio e in 30 presenze mette insieme 10 reti, in quella che è sicuramente la sua annata migliore sotto tutti i punti di vista. Ha 23 anni e sembra in procinto di esplodere definitivamente, arrivano richieste da tutti i campionati più importanti ma al fascino della Premier League si fa fatica a resistere ed infatti l’attaccante della Martinica cede alla corte del Newcastle, che gli fa firmare un gustoso quadriennale.

    Quando tutto sembra volgere per il meglio ecco che invece, in maniera improvvisa ed inaspettata, cominciano i guai.

    Riviere in Inghilterra gioca poco e male.

    Nella prima stagione realizza solo una rete, mentre al termine della seconda stagione avrà collezionato appena 3 presenze, con la squadra retrocessa in Championship. Viene spedito quindi in prestito all’Osasuna, in Spagna, dove di nuovo sarà protagonista di una retrocessione, stessa sorte che accadrà anche l’anno successivo quando decide di far ritorno in Francia, al Metz.

    Nella sua seconda stagione al Metz la squadra riesce a centrare di nuovo la promozione, anche se il contributo dell’attaccante non è di quelli indimenticabili, con appena 2 gol realizzati in 15 presenze.

    Eccoci ai giorni nostri: al termine della stagione 2018 Emmanuel Riviere rimane svincolato e su di lui piomba il Cosenza, squadra che milita nella nostra serie B con l’obiettivo di una onesta salvezza. A fare da intermediario per portarlo in Calabria, come ha svelato il Ds del Cosenza Trinchera, è stato Lazaar, compagno di squadra di Riviere ai tempi del Newcastle.

    Il colpo di mercato è andato a segno e, inutile dirlo, ha acceso grandissimo entusiasmo. D’altra parte stiamo parlando di un giocatore che fino a qualche anno fa, come detto, sembrava destinato ad una carriera di altissimo livello, per cui i paragoni con i grandi campioni iniziavano a sprecarsi.

    Dopo un inizio un po’ difficoltoso, a causa di un campionato nuovo e certamente non tra i più accoglienti come può essere quello cadetto, l’attaccante si sta ambientando e ha iniziato a fare ciò che da lui ci si aspettava, ovvero gol e giocate di personalità.

    Riviere è un attaccante dotato di ottimo fisico, rapido e abile anche palla al piede. Non è una classica prima punta statica ma ama svariare su tutto il fronte offensivo; spesso e volentieri retrocede fino alla trequarti per ricevere palloni giocabili e aiutare lo sviluppo della manovra.

    Le speranze di salvezza dei Lupi inevitabilmente passeranno dai suoi piedi, dalle sue giocate e soprattutto dai suoi gol. Dalla Martinica a Cosenza la strada è stata lunga, impervia e costellata di imprevisti, ora però il passato è alle spalle e non conta più: conta il presente, contano le motivazioni, conta la voglia di riscatto di Emmanuel Riviere, che non può più fallire.