Gianluca Scamacca, sognando Ibra

    Gianluca Scamacca, sognando Ibra

    Come ogni anno la serie cadetta si sta dimostrando una vetrina interessantissima per alcuni giovani attesi al grande salto, che in questo campionato trovano spesso fiducia e ambiente necessari per rendere al meglio.

    Uno di questi è indubbiamente Gianluca Scamacca, attaccante classe ’99 di cui si parla già da un bel po’ di tempo a dire il vero, in quanto il calciatore è stato al centro di uno dei trasferimenti più discussi, e se vogliamo inusuali, a livello giovanile.

    Nel 2015 infatti Scamacca si è trasferito dalla Roma, squadra con cui ha militato prima nei Giovanissimi e poi negli Allievi, al PSV di Eindhoven: un balzo dall’Italia all’Olanda che ha destato parecchio scalpore, soprattutto tra i tifosi giallorossi che non hanno preso particolarmente bene la scelta del ragazzo.

    Di Scamacca, ancora sedicenne, si parlava già in termini entusiastici: fisico poderoso, tecnica individuale abbondantemente sopra la media e fiuto del gol da attaccante di razza.

    Gianluca Scamacca, sognando Ibra

    Immediatamente è scattato il paragone con Zlatan Ibrahimovic, visto il ruolo in campo, la stazza fisica e l’attitudine per certe giocate di arroganza tecnica, paragone mai rifiutato dal ragazzo che anzi, più volte ha dichiarato di ispirarsi al gigante di Malmö.

    A volerlo a Roma fu Roberto Muzzi, che fece di tutto per portarlo alla sua corte dopo che il ragazzo aveva iniziato a muovere i primi passi, calcisticamente parlando, nella squadra rivale della Capitale, ovvero la Lazio. Scamacca attribuisce proprio all’ex attaccante della Roma, tra le altre, i meriti principali per quel che riguarda la sua crescita tecnica: Muzzi gli insegna che sì, è importante svariare su tutto il fronte d’attacco e non dare punti di riferimento ai difensori, ma è altrettanto importante buttarla dentro. Scamacca lo ascolta e nei suoi anni romani realizzerà più gol che presenze, essendo praticamente inarrestabile.

    Dopo aver imparato l’arte da Muzzi, in Olanda Scamacca ha la possibilità di lavorare con un vero e proprio mostro sacro del ruolo: Ruud Van Nistelrooy. L’ attaccante olandese all’epoca allenava l’Under 17 del PSV e per Scamacca l’occasione era di quelle troppo ghiotte per non essere colta al volo. Inoltre in Olanda, come noto, si gioca un calcio molto meno imbrigliato tatticamente, con più possibilità di giocare costantemente il pallone, cosa che per un ragazzo può voler dire molto.

    A riportarlo in Italia dopo l’esperienza nella terra dei tulipani è il Sassuolo, nel Gennaio del 2017, che lo aggrega immediatamente alla selezione Primavera, con la quale vince il Torneo di Viareggio. Scamacca contribuisce alla causa con 3 reti e tantissime giocate decisive nel corso della competizione.

    La stagione successiva viene aggregato alla prima squadra ed esordisce in A a soli 18 anni nella sconfitta del Sassuolo contro il Napoli al San Paolo. Nella massima serie però non riesce a ritagliarsi grosso spazio e a quell’età, specialmente per uno con quelle credenziali, è fondamentale giocare con continuità. Passa quindi in prestito prima alla Cremonese e poi al Pec Zwolle, nuovamente in Olanda. A 20 anni Gianluca Scamacca ha già cambiato parecchie squadre ma il suo potenziale fa ancora piuttosto fatica ad emergere.

    Eccoci al 2019, dove l’attaccante romano decide di ripartire da Ascoli, piazza che da lui si aspetta molto in termini realizzativi e soprattutto di prestazioni. La prima parte di stagione fa pensare che possa essere finalmente l’anno della sua esplosione; tra campionato e Coppa Italia il bottino di gol è di quelli importanti e a ciò si deve aggiungere il contributo enorme fornito nella Nazionale Under 21, con cui è andato in gol in tutte e quattro le partite disputate nel 2019.

    L’impressione è che se riuscirà a fare del tutto propri gli insegnamenti ricevuti da Muzzi qualche anno fa, ossia specchiarsi un po’ meno nelle giocate spalle alla porta e puntare di più sull’incisività negli ultimi metri, sentiremo presto parlare di Scamacca in termini molto positivi.

    D’altra parte, dopo le recenti ottime prestazioni, già si parla di lui in ottica serie A per quel che concerne il mercato di Gennaio. Il potenziale è tutto da vedere, il resto ancora da dimostrare ma ad Ascoli, e non solo, si augurano che questa possa essere la stagione della sua consacrazione.