David Trezeguet: l’eroe dei due mondi

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    Idolo in due “mondi”, Europa e Sud America, dove ha scritto pagine di storia calcistica a suon di gol.

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    E in entrambi i mondi David Trezeguet si è reso protagonista di un’impresa mai vista prima, per ben due volte ha vestito la maglia di un glorioso club che per la prima volta nella loro centenaria storia si è ritrovata in Serie B, riportandole entrambe subito nella massima serie: Juventus prima e River Plate poi.

    Un record, se così possiamo chiamarlo.

    Ma andiamo con ordine…

    Curiosa la storia del bomber Franco-argentino.

    David nasce a Rouen, in Francia, da papà Ernesto, argentino ma con lontane origini francesi, che in quegli anni giocava (sì anche lui è stato Calciatore) nel club transalpino della suddetta città. Terminato il contratto però se ne ritorna in Argentina e il piccolo David cresce quindi in Sud America.

    David cresce calcisticamente nel Platense, dove esordisce in prima squadra ad appena sedici anni, tanto da attirare sin da subito le attenzioni dei club europei. Arriva prima di tutti il Monaco, che lo porta nel principato francese nemmeno maggiorenne.

    La Francia evidentemente era nel destino.

    Lì, sotto la guida di Jean Tigana prima e Claude Puel poi, in cinque stagioni formerà con Thierry Henry, Ludovic Giuly e Marco Simone reparti offensivi devastanti per la Ligue-1, segnando ben 62 reti e vincendo due campionati francesi.

    In possesso di entrambi i passaporti, argentino e francese, David sceglie di giocare per la Francia e mai scelta fu più azzeccata.

    Vince prima l’Europeo Under 18 poi, appena due anni dopo, coi “grandi” vince Coppa del Mondo 1998 e successivamente anche l’Europeo del 2000, proprio grazie al suo golden gol in finale contro l’Italia.

    A ventitré anni con la selezione transalpina aveva già vinto tutto.

    Curiosità: Sempre con la nazionale, nella finale mondiale contro l’Italia (sempre lei) del 2006 sbaglierà poi il rigore che spalancherà le porte del paradiso agli azzurri. Forse il destino ha rimesso le cose in pari, chi lo sa…

    Dopo l’Europeo del 2000, Trezeguet viene acquistato dalla Juventus per 45 miliardi di lire: è l’inizio di una grande storia d’amore.

    Con Alessandro Del Piero formerà una delle coppie d’attacco più forti e amate di sempre tra i tifosi bianconeri. L’immagine che meglio li descrive insieme è quella del 2005, allo stadio Meazza, quando decidono la sfida Scudetto con il Milan: rovesciata volante di Alex e gol di testa di David… Che gol! Che coppia!

    Una coppia affiatatissima, dentro e fuori dal campo, come dimostra la lettera di saluto del capitano bianconero al suo compagno di tante battaglie, quando quest’ultimo lascerà la Juventus nel 2010:

    «Caro David,
    È arrivato il momento di dirsi ciao. Ho perso il conto delle stagioni che abbiamo giocato insieme e dei gol che abbiamo fatto. Di sicuro, siamo la coppia che ne ha segnati di più nella storia della Juventus, più di Charles e Sivori – due immensi campioni – e questo lo sai bene è un grande orgoglio per entrambi.
    Quante formazioni in questi anni finivano così: Del Piero e Trezeguet, Trezeguet e Del Piero. Quante vittorie, quante delusioni (per fortuna, molte meno delle soddisfazioni che ci siamo tolti), quanti abbracci: non c’è altro compagno con cui io abbia giocato di più.

    Diciassette gol all’anno di media, come il tuo numero di maglia: questo basta per dire che bomber sei. Ma per me che ho giocato al tuo fianco, non c’è bisogno di numeri. Ritengo sia stato un onore fare coppia in campo con uno dei più grandi attaccanti del mondo, in assoluto.
    Adesso le nostre strade si dividono, nel calcio succede. Ti saluterò nello spogliatoio, ma mi fa piacere farlo anche pubblicamente: in bocca al lupo per la tua nuova avventura. Avremo tanti bei ricordi da condividere, la prossima volta che ci vedremo.
    Arrivederci, David.
    »

    In dieci stagioni in maglia bianconera, Trezegol segnerà 171 reti in totale (miglior marcatore straniero di sempre nella storia del club), di cui 28 in Champions League (secondo miglior marcatore di sempre nella Juventus dietro solo a Del Piero), 3 in Europa League, 2 in coppa Italia, 15 in serie B e 123 in serie A (meglio di lui nel periodo in cui ha giocato in serie A solo Totti e Gilardino). Tra l’altro, nel periodo in cui è stato in Italia, dal 2000/01 al 2009/10, nessun giocatore ha realizzato più triplette in serie A di lui (6, al pari di Filippo Inzaghi).

    Nella massima serie italiana poi si toglierà la soddisfazione di vincere anche la classifica cannonieri nel 2001/2002 (con 24 reti, ex equo con Dario Hubner).

    Ma oltre ai gol e alle numerose vittorie, ciò che legherà ancor di più re David alla Juventus, sarà quella romantica scelta di restare in bianconero anche nell’anno più buio della storia juventina: l’anno della retrocessione in B dopo lo scandalo “calciopoli”.

    Lì lui, insieme a Buffon, Del Piero, Nedved e Camoranesi, deciderà di non abbandonare la nave che affonda: voleva dimostrare con un gesto forte quanto fosse legato alla vecchia signora.

    Una volta salutato Torino, Trezegol fa due scelte meravigliose: una per amore e una di “cuore”. 

    Prima va giocare nell’Hercules di Alicante, città della moglie, dove però non riuscirà a salvare il club dalla retrocessione nonostante i suoi 12 gol in Liga, poi sceglie di andare a giocare nel club per cui ha sempre fatto il tifo da ragazzino, il River Plate, appena retrocesso in segunda división argentina per la prima volta nella sua lunga storia.

    13 gol in 19 partite e massima serie riconquistata.

    Dopo averlo fatto alla Juve si ripete anche con i “millionarios” di Buenos Aires, diventando subito un vero e proprio ídolo al Monumental.

    Ecco perché David Trezeguet è l’eroe dei due mondi.

    Ecco perché non si può non amare uno come re David Treze… Gol!