Le nostre 5 esultanze preferite

    esultanza
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    Il momento dell’esultanza dopo un gol realizzato è sempre molto emozionante, in quanto i calciatori condensano in pochi istanti la gioia incontenibile, e le emozioni fino a quel momento preservate possono finalmente esplodere, dando libero sfogo alla fantasia.

    Ci sono calciatori che delle loro esultanze hanno fatto un vero e proprio marchio di fabbrica e hanno continuato ad esultare nello stesso modo dagli esordi fino al termine della carriera, mentre per altri si tratta di un gesto spontaneo, non premeditato, che di volta in volta può variare a seconda dello stato d’animo e dell’importanza della posta in palio.

    Di esultanze celebri, nel mondo del calcio, ce ne sono a bizzeffe e alcune sono entrate a pieno titolo nell’immaginario collettivo di ogni appassionato di pallone; oggi abbiamo deciso di svelarvi quali sono le nostre 5 preferite, confessandovi che mai come in questo caso la scelta è stata veramente ardua.

    LA MITRAGLIETTA DI GABRIEL OMAR BATISTUTA

    L’attaccante argentino non ha bisogno di grosse presentazioni in quanto è stato uno dei più forti e prolifici nella storia del nostro campionato.

    In Italia ha vestito le maglie di Fiorentina, che è indubbiamente la squadra a cui viene immediatamente associato, Roma, con cui ha vinto uno scudetto, ed Inter, quando ormai la sua carriera volgeva al tramonto, complici i problemi fisici cronici alle caviglie.

    La sua esultanza più celebre, e quella che noi preferiamo, è quella in cui simula una raffica di colpi di mitra ma Batigol ha esultato anche in altri modi, come per esempio sfoggiando l’iconica posa della bandierina del calcio d’angolo.

    L’esultanza della mitraglietta, come lui stesso ha avuto modo di dichiarare, inizialmente non fu accolta benissimo in quanto ritenuta troppo violenta ma ben presto la gente si è dovuta adeguare ed in breve tempo è diventata tra le più celebri e apprezzate.

    I PUGNI ALLA BANDIERINA DI TIM CAHILL

    Tim Cahill è stato in attività fino alla stagione passata ed è indubbiamente uno dei nostri calciatori preferiti in assoluto. L’attaccante di origini samoane naturalizzato australiano ha militato per moltissimi anni in Inghilterra con le maglie di Millwall ed Everton ma è stato soprattutto una vera e propria leggenda della Nazionale australiana.

    Con i Socceroos detiene il record per gol realizzati, 50 in 108 presenze, ed è il secondo di sempre per presenze assolute.

    La sua esultanza è stata tra le più belle in assoluto e consisteva nel prendere a pugni la bandiera del calcio d’angolo, un gesto istintivo e scenografico al tempo stesso.

    LA MAGLIA SOPRA LA TESTA DI FABRIZIO RAVANELLI

    Molti di quelli nati negli anni ’80, nelle loro partitelle tra amici da ragazzini, avranno certamente provato a replicare almeno una volta la famosissima esultanza di Penna Bianca, quella con la maglia portata sopra la testa a coprirsi il volto e le braccia divaricate.

    Lo stesso Ravanelli ha detto che la sua esultanza nacque per caso in occasione di una sfida contro il Napoli di Boskov, quando segnò un gol nei minuti finali imbeccato da Alessandro Del Piero.

    Da quel momento in poi l’attaccante ha spesso sfoggiato l’iconica celebrazione, anche nelle sue esperienze all’estero tra Inghilterra e Francia.

    Semplice ma a nostro avviso geniale.

    LA STATUA DI MARK BRESCIANO

    Le esultanze celebri non sono per forza da ricondurre agli attaccanti, basta citofonare ad esempio a Mark Bresciano, uno che in carriera ricopriva il ruolo di centrocampista e aveva un’ottima propensione al gol.

    In Italia lo ricordiamo per le presenze con le maglie di Empoli, Parma, Palermo e Lazio e soprattutto per la sua esultanza, se così vogliamo chiamarla.

    Dopo ogni gol Mark Bresciano era solito immobilizzarsi completamente, a mo’ di statua, un gesto che nel corso degli anni è diventato iconico.

    In Serie A ha realizzato in tutto 48 reti, un più che discreto bottino per un centrocampista che spesso sfruttava l’abilità in fase di inserimento per sorprendere le difese avversarie e lasciarle pietrificate, proprio come la sua esultanza.

    LA BIRRETTA DI CICCIO CAPUTO

    Abbiamo deciso di includere anche un giocatore attualmente in attività e la scelta è ricaduta su Ciccio Caputo, la cui esultanza è decisamente particolare.

    Chiunque segua il calcio italiano avrà notato che immancabilmente, dopo ogni gol, Ciccio Caputo esulta con pollice e mignolo alzati, nel classico gesto della bevuta.

    Il motivo? Caputo è produttore di birra artigianale insieme ad alcuni suoi amici e l’esultanza è proprio un omaggio a questa sua attività secondaria, se così la vogliamo chiamare.

    L’attaccante di Altamura dopo aver fatto faville soprattutto in Serie B ha dimostrato di essere un ottimo finalizzatore anche in Serie A, come dimostrano le ultime due stagioni con le maglie di Empoli e Sassuolo.