Nba, il punto ad un mese dall’opening

    nba, il punto ad un mese dall'opening night

    Un mese esatto dopo l’Opening night che ha visto i campioni in carica – i Toronto Raptors – imporsi all’overtime contro i Pelicans e la prima sfida stagionale fra Lakers e Clippers, è ora di fare le prime considerazioni su questa stagione NBA.

    Partiamo dal basso

    Come preventivabile i Golden State Warriors, complice la cessione in off season di Kevin Durant e l’infortunio che terrà fuori per l’intera stagione Klay Thompson, hanno iniziato la regular season a fari spenti. Con l’aggiunta degli stop di Curry prima, Green poi e Russell negli ultimi tempi, il roster di Steve Kerr si trova attualmente all’ultimo posto dell’intera Lega con un record inquietante di 3-13. La franchigia che ha disputato cinque Finals negli ultimi cinque anni vincendo tre volte l’anello è in totale declino, si può dire che è la fine di un’era cestistica che ha visto i Warriors rivoluzionare il mondo NBA.

    nba, il punto ad un mese dall'opening night

    Capitolo big, per il momento senza particolari sorprese.

    Non stupisce vedere i Los Angeles Lakers in vetta con sole due sconfitte a fronte di 12 vittorie. È però impressionante l’impatto di Anthony Davis che ha trovato subito il feeling giusto con LeBron James e con l’avanzare della stagione la squadra di Frank Vogel non può che migliorare: le avversarie sono avvertite, i gialloviola ci sono e fanno sul serio. Gli altri grandi favoriti della vigilia, i Clippers, hanno potuto godere della coppia più completa della Lega solo nell’incontro più recente contro Boston (protagonista ad Est con il miglior record di Conference, al pari dei Bucks) vinto all’overtime. Al momento il record della sponda meno blasonata di Los Angeles dice 10-5 ma con Kawhi Leonard e Paul George al 100% e quando i due All-Star riusciranno a trovare il giusto equilibrio nella metà campo offensiva, Doc Rivers e i suoi potranno far vedere la loro vera faccia e c’è da fidarsi che l’obiettivo minimo delle Finali di Conference sarà alla portata. Nella costa Est finora le favorite ad inizio stagione non stanno deludendo con Milwaukee, Boston, Toronto e Philadelphia sugli scudi oltre che ad una Miami strabiliante guidata dall’esperienza di Jimmy Butler e Goran Dragic da una parte e la spensieratezza di Kendrick Nunn e Tyler Herro dall’altra. Tuttavia ad Ovest sembra esserci una qualità ben diversa con le due franchigie di Los Angeles, Denver, Houston (che sta inserendo al meglio Westbrook nelle sue rotazioni) e la sorpresa Dallas guidata da un fenomenale Luka Doncic in formato MVP, che flirta con la tripla doppia di media (29.9 punti, 10.6 rimbalzi e 9.4 assist a notte).

    Le grandi delusioni

    Per quanto riguarda le grosse delusioni di questo inizio di stagione, detto di Golden State, è giusto soffermarsi sulle partenze pessime di Portland, a cui non bastano i soliti Lillard e McCollum ma soprattutto di San Antonio. Infatti la squadra guidata da Gregg Popovich dopo un inizio discreto, è reduce da sette sconfitte consecutive – striscia in corso più lunga in NBA – e non sembra avere le carte in regola per registrare il record di partecipazioni consecutive ai playoff nella storia NBA (attualmente condiviso con i Syracuse Nationals e i Philadelphia 76ers, stabiliti circa 50 anni fa).