Cagliari, Carli rivela: “Mch’edlidze il mio unico rimpianto”

    Nel suo Empoli sono cresciuti i Rugani, gli Hysaj, i Mario Rui, i Paredes. Tanti giocatori in forza a big europee che hanno mosso i primi passi in Toscana, dopo che Marcello Carli, attuale dirigente del Cagliari, è riuscito a scoprirli in giro per l’Europa tra il 2010 e il 2017. Non tutti però sono riusciti a compiere il grande salto.

    A causa di una serie infinita di infortuni, Levan Mch’edlidze è rimasto nel limbo della giovane promessa mai sbocciata. E’ proprio il georgiano, classe 1990, il grande rimpianto del direttore sportivo del Cagliari, visto quello che avrebbe potuto rappresentare per l’Empoli e il calcio europeo.

    Intervistato dal Corriere dello Sport, Carli non ha dubbi:

    In goal con il Palermo in Serie A ad appena 18 anni, prestato ai rosanero proprio dall’Empoli, Mch’edlidze ha segnato pochissimo tra la massima serie e la Serie B a causa degli infortuni che non hanno mai portato il 29enne ad avere una vera continuità.

    L’infortunio più grave della carriera è stato ovviamente quello subito al ginocchio nel maggio 2017, che hanno portato Mch’edlidze a rimanere fermo fino alla primavera del 2018. Un anno fermo, proprio dopo aver segnato sei reti in Serie A con l’Empoli nei mesi precedenti. Il suo maggiore score stagionale.

    Lasciata l’Italia dopo più di un decennio, ora Mch’edlidze milita in patria con la Dinamo Tbilisi. Proverà ad avere finalmente un ruolo da protagonista assoluto, senza doversi fermare una gara sì e una no a causa degli infortuni che l’hanno martoriato da quando è sbarcato giovanissimo in quel di Empoli.