Caso Balotelli, Raiola all’attacco: “Al Brescia nemmeno un tampone”

    Doveva essere una delle storie più belle in assoluto raccontate da questo campionato, quella che sta vedendo invece protagonisti il Brescia e Mario Balotelli sta sempre di più assumendo i contorni di una guerra che fino a poche settimane fa in pochi avrebbero potuto anche solo immaginare.

    Come riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, l’attaccante, attraverso i propri legali, ha inviato al suo club la terza diffida al reintegro in gruppo con l’aggiunta questa volta della richiesta delle messa in mora per lo stipendio di marzo.

    Ovviamente si tratta di uno dei compensi oggetto di trattativa perché coincide con il periodo nel quale i giocatori erano costretti ad allenarsi a casa con l’ausilio di una piattaforma online.

    A questo punto il Brescia si ritrova costretto a saldare la rata entro venti giorni e dovrà fare lo stesso con tutti gli altri componenti della rosa, a meno che non si trovi un accordo collettivo.

    Il legale di Massimo Cellino, Mattia Grassani, ha commentato l’ultimo sviluppo di una vicenda che sembra lontana dal suo atto finale.

    Puntuale è arrivata la replica di Mino Raiola, l’agente che da anni cura gli interessi di Mario Balotelli.