Conte torna a Lecce, striscione contro: “Sei la m** della nostra città”

    Sono passati cinquant’anni dalla nascita di Conte. Tre decenni quando ha giocato l’ultima gara con il Lecce, squadra della sua città. Uno dall’ultima partita allenata sulla panchina del Bari. Una serie che i tifosi giallorossi non hanno certo dimenticato a margine della gara contro l’Inter.

    Conte, infatti, alla guida dell’Inter, è tornato nella sua Lecce per provare a compiere il contro-sorpasso ai danni della Juventus, non riuscito. Non solo un pari deludente per la squada meneghina, ma per il proprio tecnico anche uno striscione molto chiaro da parte della curva di casa.

    I tifosi del Lecce non hanno mai digerito il biennio che Conte ha passato alla guida del Bari, rivale regionale. Per questo motivo lo striscione in curva:

    Conte era entrato a far parte delle giovanili del Lecce nel 1982, per poi esordire in prima squadra tre anni dopo diventando una pedina importante per le squadre allenate da Mazzone e Boniek tra la fine del decennio e l’inizio di quello nuovo.

    Nel 1991 la cessione invernale alla Juventus, il trionfo di tutte le competizione e la grandiosa carriera da tecnico tra Juventus, Chelsea e Inter.

    Per i tifosi del Lecce però quel sì al Bari non sarà mai dimenticato, troppo forte in virtù della nascita in Salento. Un dispiacere per Conte, ma che per molti tifosi fa parte di una chiara regola non scritta del calcio moderno.