Di Haaland il primo goal in Bundesliga: esultanza senza abbracci

    Cinque partite di Bundesliga in contemporeanea, le prime dopo l’ok al ritorno in campo. Cinque partite sullo 0-0 prima della rete numero di giornata. Di chi? Ovviamente Erling Haaland, che come al solito ha stupito il mondo rimarcando ancora una volta il suo ruolo di predestinato.

    Il Borussia Dortmund ha infatti trovato il vantaggio nel Derby della Ruhr grazie alla rete di Haaland al 29′, su assist dalla destra di Hazard. Bella ripartenza della squadra di casa contro lo Schalke 04 , cross dalla corsia esterna del belga e anticipo del norvegese sotto porta per il primo goal della nuova Bundesliga.

    Grande gioia per Haaland e il Borussia Dortmund, ma nessuna esultanza di gruppo a causa delle nuove disposizioni: niente abbracci, niente strette di mano, solamente le congratulazioni gomito a gomito tra l’ex attaccante del Salisburgo e i suoi compagni di squadra.

    Per il classe 2000, che compirà i vent’anni il prossimo luglio, si tratta del decimo goal nella Bundesliga 2019/2020 e di fatto il 41esimo di una stagione che definire pazzesca sarebbe riduttivo. Con il goal allo Schalke, Haaland riesce così ad ottenere la doppia cifra in due campionati diversi, dopo i 16 in Austria prima del trasferimento.

    Tra i più sorridenti prima dell’ingresso in campo, pronto ad aumentare i propri dati da urlo e dimostrare al mondo come i calciatori abbiano una voglia matta di scendere sul terreno di gioco anche davanti alle nuove regole, Haaland è stato pericolosissimo per tutto il primo tempo, tenuto a fatica dai difensori dello Schalke 04.

    La prima rete del Borussia Dortmund durante la fase due del coronavirus è anche la prima della Bundesliga come detto, ma non la sola delle prime frazioni: in goal dopo Haaland anche Wolfsburg e Friburgo, prima che i gialloneri, senza il muro di tifosi a cui siamo abituati, segnassero il raddoppio con Guerreiro.

    Anche a margine degli altri goal di giornata, esultanze a distanza e sobrie. A parlare direttamente i volti dei giocatori e il linguaggio del corpo, provenienti da chi per due mesi ha aspettato solamente l’ok dello sport e del governo prima del ritorno in campo in sicurezza.

    Per Haaland come detto sono 41 le reti nella lunghissima stagione 2019/2020, che in Bundesliga dovrebbe terminare a fine giugno. Il numero impressionante non è dato solamente dal totale segnato, ma bensì all’interno di quante gare è stato creato: appena 34. In cui il figlio d’arte ha fornito anche dieci assist. Ultimo dei quali contro lo Schalke.

    Fuori dalla Champions League, eliminato dal PSG prima dello stop per coronavirus, Haaland proseguirà la stagione tedesca tra campionato e coppa, con l’obiettivo primario di vincere un primo titolo in Germania, unito alla lotta per la Scarpa d’Oro e il traguardo, assolutamente raggiungibile, dei 50 goal stagionali, in passato di proprietà esclusiva di Cristiano Ronaldo e Messi.

    Per duellare in testa alla classifica marcatori della Bundesliga, Haaland dovrà però per forza di cose aspettare l’annata 2020/2021, visto e considerando come Werner e Lewandowski abbiano segnato il triplo dei suoi goal, in una stagione iniziata per loro però ad agosto. Mentre il 19enne fenomeno ha cominciato a gennaio. Correndo a più non posso, tra record e storia.