Emergenza Coronavirus: in Inghilterra si valuta l’ipotesi delle porte chiuse

    Anche il calcio è messo a dura prova dall’allarme Coronavirus: in Serie A regna il caos sulle date dei recuperi dei match rinviati, situazione che non sta passando inosservata all’estero, specie in Inghilterra.

    Nel Paese britannico sono pronti ad adottare misure di sicurezza estreme pur di combattere il virus ed evitare che il contagio si diffonda anche entro i propri confini nazionali: secondo quanto riportato da ‘Daily Telegraph’ e ‘Daily Mail’, c’è stato un incontro tra Football Association, Premier League ed English Football League in cui si è discusso della possibilità di giocare le partite senza tifosi sugli spalti.

    Tutte le organizzazioni coinvolte saranno guidate dal Consiglio di salute pubblica del governo prima di apportare modifiche agli incontri, in particolare quelli per i quali è prevista una grande affluenza di pubblico, i più a rischio insomma.

    Inoltre il 27 marzo a Wembley si disputerà l’amichevole di lusso tra Inghilterra e Italia, quest’ultima una delle nazioni con il più alto numero di contagi nel mondo: per ora si gioca con i tifosi, a meno di disposizioni diverse del governo inglese che cambierebbero tutto.

    E’ chiaro come per le società si tratterebbe di un’ingente perdita economica, mentre la disputa a porte chiuse incontra il parere favorevole delle emittenti televisive che sfrutterebbero questa situazione per incrementare i guadagni, dato che per i tifosi l’unico modo di assistere ad una partita sarebbe accendere la tv.

    Durante le discussioni, la Football Association ha proposto di offrire contributi di solidarietà ai club delle divisioni inferiori, il cui sostentamento dipende direttamente dagli introiti del botteghino in maniera maggiore rispetto alle loro controparti in Premier League.