Everton, Kean combattivo: “Non temo i momenti difficili, il meglio viene da lì”

    L’arrivo di Moise Kean dalla Juventus in estate era stato accolto con grande entusiasmo dai tifosi dell’Everton, che fra le mani si trovavano uno dei diamanti grezzi più pregiati del panorama mondiale. A pochi mesi di distanza la situazione si è ribaltata, con l’azzurrino che ha giocato solo 288′ con zero reti all’attivo.

    Le storie di grandi campioni che affondano le radici dei propri successi nei periodi più neri della propria vita sono tantissime: come quella di James Braddock che passò da essere uno scaricatore di porto durante la ‘Grande Depressione’ a diventare campione mondiale dei pesi massimi di pugilato, con una storia personale tanto avvincente che gli valse il soprannome di ‘Cinderella Man’. Lo sa bene Moise Kean che le difficoltà temprano l’anima e possono diventare una risorsa se affrontate nel modo giusto e con una storia su ‘Instagram’ ha voluto lanciare un messaggio a tutti quelli che lo considerano già un fallimento.

    Lo sfogo social dell’attaccante classe 2000 è figlio dei tempi difficili che sta vivendo: la mancata convocazione per l’ultima partita dell’Everton prima della pausa, con annessa tirata di orecchie da parte del suo attuale allenatore Marco Silva, e l’invito di suo papà a ritornare in Italia con la maglia della Roma, sono stati solo gli ultimi episodi di una stagione complicata per Kean. L’azzurrino, però, non demorde ed è determinato ad a recuperare l’avventura con i ‘Toffies’, magari trovando il primo goal in Premier League.

    Dopo la sosta il suo Everton attende il Norwich ultimo in classifica, una buona occasione per l’ex giocatore della Juventus per iniziare a risalire la china e dimostrare a tutti il proprio valore. Le gesta e lo score di Moise Kean in bianconero sono ancora negli occhi di tutti ed il talento dell’attaccante classe 2000 merita ulteriore fiducia alla sua prima annata nel campionato inglese. A maggior ragione dopo la voglia di risollevarsi che sta dimostrando e chissà che un giorno non possa diventare per tutti ‘Kean il guerriero’.