Il calcio dopo il Coronavirus, Ancelotti: “Servirà una bella ridimensionata”

    Il Coronavirus si è abbattuto con tutta la sua forza sulla vita di milioni di persone, costringendo di fatto tutti a cambiare le proprie abitudini di vita. La pandemia non ha ovviamente risparmiato il mondo del calcio che, dopo essersi fermato in molte zone del mondo, ora si chiede quando e in che modo potrà ripartire.

    Il movimento sarà costretto a fare i conti con danni economici al momento difficilmente calcolabili e c’è chi, come Carlo Ancelotti, già immagina un calcio molto diverso quando questo terribile periodo sarà alle spalle.

    Il tecnico dell’Everton, in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, ha spiegato come il mondo del calcio sarà costretto a rivedere molte cose.

    Adesso la priorità va data alla salute di tutti, in seguito ci sarà il tempo per fare i conti con i cambiamenti che questa situazione imporrà.

    Secondo Ancelotti, nel caso di una ripresa la preparazione non rappresenterebbe un problema.

    In molti sostengono che far giocare partite come Liverpool-Atletico Madrid e Atalanta-Valencia a porte aperte possa aver enormemente favorito il contagio.