Il Milan di Rangnick? Sarebbe stato senza Ibrahimovic: “Non ha senso puntare su lui”

    Quello di Ralf Rangnick è un nome che gli appassionati di calcio italiani hanno imparato a conoscere molto bene. Per mesi infatti si è parlato di lui come dell’uomo scelto dal Milan per dare vita ad un nuovo ciclo. Di fatto, un accordo con il club meneghino era stato anche trovato, a far sfumare il suo approdo in Italia, o magari solo a rimandarlo, sono però state le decisioni prese dalla società a seguito di un finale di stagione in crescendo.

    Rangnick, in una lunga intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’, ha svelato quando sono partiti i primi contatti con il Milan.

    Le discussioni sono poi andate avanti per mesi, prima che il Milan decidesse di confermare Stefano Pioli.

    La trattativa con il tecnico tedesco ha dato vita anche a polemiche nel corso della stagione. Maldini e Boban hanno parlato di lui in toni non propriamente positivi.

    Per mesi si è parlato di un Rangnick pronto a rivoluzionare il Milan e a rinunciare ad Ibrahimovic.

    Ranginck rappresenta al meglio la figura del tecnico-manager capace di lavorare anche come direttore sportivo ed ha spiegato cosa serve secondo lui al Milan per ritornare a grandi livelli.