Ligue 1 già chiusa, Aulas non molla: “Non è troppo tardi, giochiamo”

    La decisione del governo francese di chiudere il campionato ha fatto tremare le tante società europee decise a continuare la stagione 2019/2020, nella paura che si seguisse tale esempio. I vari responsi in giro per il continente, tra cui la decisione tedesca di riaprire la Bundesliga, ha portato il presidente del Lione a chiedere un passo indietro.

    Jean-Michel Aulas, numero uno del Lione, ha infatti chiesto al governo di cambiare la decisione presa alcuni giorni fa e riaprire la Ligue 1. Il tutto dopo che la federazione ha già optato per lo scudetto del PSG e sopratutto retrocessioni e qualificazioni in Champions ed Europa League che hanno causato polemiche e ricorsi.

    Intervistato dall’Equipe, Aulas, che con il suo Lione è di fatto fuori dall’Europa dopo diversi anni, ci prova:

    La decisione del governo e accettata controvoglia dalla maggior parte dei club francesi sarà catastrofica secondo Aulas:

    Nonostante la Ligue 1 non riapra, la Champions League, con il Lione impegnato a casa Juventus, dovrebbe regolarmente disputarsi:

    Insomma, la questione transalpina non è chiusa, almeno per Aulas. Le polemiche, i ricorsi e le azioni legali per ora, sostituiranno il calcio francese giocato.