Perché il Barcellona ha comprato Rey Manaj

    Il Barcellona nella giornata di ieri ha ufficializzato l’acquisto di Rey Manaji catalani hanno stretto un accordo con l’Albacete da 700 mila euro più due milioni di bonus legati alle prestazioni dell’attaccante albanese in blaugrana.

    Manaj sarà legato al club catalano fino al 2023 e all’interno del contratto è stata inserita una clausola da 50 milioni di euro, che sottolinea quanto il Barcellona creda nelle potenzialità dell’attaccante classe ’97 cresciuto nelle giovanili di Piacenza e Cremonese. L’albanese, infatti, ha mosso in Italia i primi passi all’interno del mondo del calcio: le qualità di Manaj colpirono gli osservatori dell’Inter, che nel 2015 lo portarono a Milano.

    In maglia nerazzurra si fece subito notare positivamente da Roberto Mancini, che all’epoca sedeva sulla panchina dei milanesi: l’attuale CT azzurro fece esordire Manaj in Serie A a soli 18 anni, durante il match vinto dall’Inter contro l’Atalanta per 1-0. Insomma, la carriera dell’attaccante albanese sembrava destinata a grandi palcoscenici e al termine della stagione i nerazzurri lo riscattarono per 500 mila euro dalla Cremonese.

    Quando sembrava tutto apparecchiato per l’esplosione definitiva di Rey Manaj, la crescita dell’albanese ha vissuto una battuta d’arresto: sono arrivati i prestiti a Pescara, Pisa e Granada, dove il classe ’97 ha faticato a mettersi in luce. La svolta per Manaj è arrivata nel 2018, quando è sbarcato nella città di Albacete: con la maglia del ‘Queso Mecanico’ l’albanese ha compiuto il proprio processo di maturazione e, a suon di goal e ottime prestazioni, ha convinto il Barcellona ad investire in lui.

     Adesso l’Inter spera di non aver commesso lo stesso errore di valutazione compiuto con Philippe Coutinho: anche il brasiliano è passato in nerazzurro, dove è stato scartato troppo in fretta, per poi esplodere con il Liverpool e proprio al Barcellona. Un destino comune con Rey Manaj, uniti dal passato nerazzurro e dal presente in blaugrana.