Polemiche per il rigore di Lazio-Fiorentina: il VAR non poteva intervenire

    Serviva una vittoria alla Lazio per tenere vivo il sogno Scudetto e la vittoria, estremamente sofferta, è arrivata sabato sera all’Olimpico contro la Fiorentina.

    I viola dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio grazie ad una perla di Franck Ribery e dopo aver anche sfiorato il raddoppio, nel secondo tempo sono prima stati ripresi dal solito Ciro Immobile, che ha realizzato un calcio di rigore assegnato per fallo di Dragowski ai danni di Caicedo, e poi colpiti da Luis Alberto che a sette minuti dal 90’ ha trovato la rete che è valsa il 2-1 finale.

    Quella dell’Olimpico è stata una partita che ha lasciato dietro di se una lunga scia di polemiche. A scatenarle l’operato dell’arbitro Fabbri che, in varie circostanze, ha preso decisioni che sono parse quanto meno controverse.

    La più clamorosa di tutte è stata proprio quella che ha portato alla concessione per il rigore a favore della Lazio. Al 66’, Caicedo sembra già essere in caduta quando si consuma il contrasto con Dragowski. Le immagini dell’azione iniziano rapidamente a fare il giro del web, in tanti mettono in evidenza l’inesistenza del fallo e in moltissimi si chiedono perché il VAR non sia intervenuto, in realtà però il VAR non poteva intervenire.

    Come riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’ infatti, Fabbri non ha mai avuto il minimo dubbio sulla bontà della sua decisione, tanto che a più riprese ha ripetuto “L’ha preso, l’ha preso…”. Di fronte ad una valutazione così chiara quindi, nulla hanno potuto gli uomini al VAR.

    La Lazio ha così potuto godere del suo quindicesimo rigore a favore in questo campionato. In una stagione da incorniciare per i biancocelesti, anche questo è nel suo piccolo un record da ricordare. Solo il Milan dell’intera stagione 2002/2003 ne ebbe altrettanti.

    Di questi quindici sono stati dodici quelli trasformati, undici dei quali da Ciro Immobile. L’attaccante biancoceleste, nella speciale classifica dei rigoristi più prolifici in una sola stagione, eguaglia un record nella Serie A dell’era dei tre punti. Solo Roberto Baggio nella stagione 1997/1998 ne aveva trasformati altrettanti.