Segna ancora Haaland, il Dortmund batte il Lipsia: 0-2 alla Red Bull Arena

    Niente Meisterschale, ma per la quinta volta negli ultimi otto anni il Borussia Dortmund centra l’obiettivo consolatorio del secondo posto. I gialloneri vincono lo scontro diretto con il Lipsia alla Red Bull Arena, grazie ai goal numero 12 e 13 in 14 partite di Erling Haaland in Bundesliga: 0-2 il finale.

    Oltre allo squalificato Hakimi e gli infortunati Akanji, Reus, Dahoud, Delaney, Favre decide di fare a meno anche di Jadon Sancho: l’inglese va in panchina e fa spazio al classe 2002 Gio Reyna. La scelta all’inizio muove qualche perplessità, almeno fino al quarto d’ora, ovvero quando il Lipsia esce dal campo e inizia uno show del BVB.

    I gialloneri corrono benissimo il campo e subito si rendono pericolosi due volte con Haaland, trovando i miracoli di Gulacsi. Almeno fino alla mezz’ora, quando Hummels imposta un’azione che Brandt sviluppa, Gio Reyna rifinisce – primo assist in Bundesliga – e proprio il norvegese finalizza.

    Il Lipsia ci capisce poco e rischia anche di rimanere in inferiorità numerica per un intervento rischioso di Schick, graziato dall’arbitro. Nagelsmann rimescola le carte, dopo aver perso Sabitzer per infortunio si gioca le carte Olmo e Adams. Risposte in campo ne arrivano poche: giusto uno squillo di Werner al 40′, sul cui tiro Bürki legittima il rinnovo fino al 2023 arrivato ieri.

    In avvio di ripresa è ancora il Dortmund a rendersi più pericoloso: il giovane Mateu Morey, all’esordio dal 1′, manca l’occasione di fare 2-0. Ci riprova anche Haaland, che trova le mani di Gulácsi, salvatore del Lipsia. Il Dortmund non la chiude, i Rotenbullen iniziano a riprendere fiducia e provano ad assediare il fortino giallonero. Risultati esigui. Favre parcheggia il proverbiale bus e riesce a portare a casa i tre punti che timbrano il secondo posto.

    Il goal invece lo trova ancora in BVB, ancora con Haaland nel recupero. Il Lipsia rimane terzo a 63, vede avvicinarsi il Gladbach a 62 ma il Bayer, quinto, rimane a 60, con una differenza reti di +16 rispetto al +44 della squadra di Nagelsmann.