Riccardo Gagliolo, l’italiano di Svezia

    Riccardo Gagliolo, l’italiano di Svezia

    Lunedì 18 novembre 2019, Friends Arena di Stoccolma, uno stadio che noi tifosi italiani, purtroppo, abbiamo imparato a conoscere piuttosto bene, e che forse vorremmo cancellare dalla memoria il prima possibile.

    In campo stanno per affrontarsi Svezia e Far Oer, nell’incontro valido per le qualificazioni a Euro 2020. Tra i 22 in campo, però, c’è qualcuno più emozionato degli altri.

    Nella Svezia sta per fare il suo esordio con la maglia della Nazionale un terzino sinistro con addosso la maglia numero 17. Ma se dovessimo chiedere ai tifosi svedesi di fare il nome di quel ragazzo, probabilmente andrebbero in difficoltà con la pronuncia; già, perché quel ragazzo è Riccardo Gagliolo.

    Riccardo Gagliolo, l’italiano di Svezia

    Ma come ci è arrivato, il difensore del Parma, a fare l’esordio con la nazionale svedese, a fianco a un’altra vecchia conoscenza del calcio italiano come Filip Helander?

    Gagliolo è nato a Imperia il 28 aprile del 1990, e la madre, Eva Svensson, è per l’appunto svedese. Una circostanza che, nel 2015, ha convinto il difensore a prendere il passaporto per ottenere la doppia cittadinanza.

    Per i primi quattro anni, però, la nazionale svedese non l’ha tenuto in considerazione. Anche perché, nel 2015, Gagliolo giocava ancora in Serie B, al Carpi, maglia con cui avrebbe fatto il suo debutto in Serie A nella stagione 2015-16.

    Gagliolo è cresciuto nelle giovanili della Sampdoria, dove è rimasto fino al 2008. e ha fatto la gavetta sui campi della Serie C, con le maglie di Sanremese e Pro Imperia. Nel 2012 si è trasferito al Carpi, ed è diventato un pezzo importante, per 5 anni, della squadra che ha fatto il doppio salto dalla Serie C alla Serie A.

    L’esplosione vera e propria, forse, è arrivata quando Gagliolo si è trasferito a Parma, nell’estate del 2017. È stato uno dei protagonisti della promozione in Serie A, e dall’anno scorso è un titolare inamovibile della linea difensiva di Roberto D’Aversa. Gagliolo si fa apprezzare per la sua solidità e per il suo fisico, ma anche per la sua versatilità, visto che può giocare indifferentemente sia da terzino che da difensore centrale.

    Il 2019, probabilmente, è davvero il suo anno. Oltre alla prima convocazione con la Svezia è arrivato anche il primo gol in Serie A, quello segnato in casa dell’Udinese il primo settembre scorso.

    Adesso la speranza di Riccardo Gagliolo – che si è conquistato il soprannome di Thor, e non dobbiamo certo spiegarvi il motivo – è quella di completare questo percorso con la convocazione per gli Europei della prossima estate. E chissà che magari il destino, di solito sempre attento a tutti questi particolari, non decida di regalare un incrocio tra Italia e Svezia che per il difensore del Parma potrebbe davvero essere speciale.