5 giovani prospetti da tener d’occhio in Europa quest’anno

    5 giovani prospetti da tener d'occhio in Europa quest'anno

    Siamo arrivati a Settembre inoltrato e quasi tutti i principali campionati europei stanno riprendendo, con le squadre che hanno avuto pochissimo tempo per allenarsi e per inserire i nuovi elementi in rosa.

    Sono tanti i giovani prospetti interessanti che, con tutta probabilità, si metteranno in mostra in questa stagione dopo aver già fatto intravedere tutto il loro talento a livello giovanile e successivamente in prima squadra.

    Per alcuni di loro ci si attende una definitiva consacrazione nell’elite del calcio europeo, mentre altri dovranno lottare per tentare di emergere e imporsi all’attenzione dei grandi club, sempre più attenti a scovare i grandi campioni ancora in età poco più che adolescenziale.

    5 giovani prospetti da tener d'occhio in Europa quest'anno

    Oggi vi sveliamo quali sono i nostri 5 prospetti preferiti nei principali campionati europei,  dicendovi fin da subito che abbiamo volutamente omesso alcuni nomi già molto conosciuti (come ad esempio Ansu Fati o Phil Foden) preferendo concentrarci su calciatori un po’ più di nicchia ma, a nostro avviso, dal sicuro avvenire.

    1Jude Bellingham (Borussia Dortmund)

    Dopo l’operazione che ha portato Jadon Sancho in giallonero nel 2017, prelevandolo dalle giovanili del City, il Borussia Dortmund spera di ripetere il colpo sensazionale con Jude Bellingham, classe 2003.

    Anche Bellingham proviene dall’Inghilterra, in particolare dal Birmingham City, squadra con cui ha giocato prima a livello giovanile e successivamente tra i professionisti, essendo tra l’altro il più giovane calciatore ad esordire in prima squadra nella storia del club.

    Con questa operazione il Borussia Dortmund si conferma una delle squadre migliori, se non proprio la migliore in assoluto, per quel che riguarda l’abilità di scovare e successivamente formare giovani talenti. Insieme a questo centrocampista interessantissimo sarà da seguire anche l’attaccante Moukoko, che dopo aver bruciato qualsiasi tappa a livello giovanile è pronto all’esordio tra i grandi.

    2Bukayo Saka (Arsenal)

    In Premier League, come sempre, ci sono diversi giovani da tener d’occhio e uno di questi è indubbiamente l’esterno sinistro dell’Arsenal Bukayo Saka.

    Lanciato nella passata stagione con una discreta continuità, dall’arrivo di Arteta sulla panchina dei Gunners sembra aver acquisito ulteriore consapevolezza nei propri mezzi ed è pronto a prendersi la fascia sinistra.

    La sua forza risiede principalmente nelle ottime doti fisiche abbinate ad una qualità più che discreta, inoltre grazie alla sua duttilità tattica può essere schierato indifferentemente in un ruolo arretrato o in posizione più avanzata.

    È in grado di giocare con entrambi i piedi e l’ex assistente di Guardiola al City ha già dimostrato di avere grandissima fiducia nei suoi mezzi, il che è già un buon viatico per fare bene.

    3Ander Barrenetxea Muguruza (Real Sociedad)

    Come sempre in Liga c’è l’imbarazzo della scelta quando si tratta di scegliere giovani interessanti. Oggi citiamo un nome probabilmente un po’ di nicchia che milita in una squadra, la Real Sociedad, non certo di prima fascia ma indubbiamente tra le più intriganti da seguire.

    Tenendo fede alla sua anima basca anche il calciatore in questione proviene da quella fetta di terra tra Francia e Spagna, infatti è nato a San Sebastian il 27 Dicembre 2001.

    Il suo nome è Ander Barrenetxea ed è un centrocampista esterno dall’attitudine spiccatamente offensiva, estremamente rapido e abile nel dribbling.

    Dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili ha già esordito in prima squadra nel 2018, quando ha collezionato  9 presenze condite da un gol, e nella passata stagione, dove invece si è messo in luce principalmente in Coppa del Re.

    Su di lui ci sono già gli occhi dei grandi club di Spagna e non solo e quest’anno è atteso ad una stagione importante, dove finalmente si capirà un po’ meglio il suo reale valore.

    4Eduardo Camavinga (Rennes)

    È vero, vi avevamo detto che avremmo lasciato da parte i giocatori già più affermati e in un certo senso Camavinga fa già parte di questi, avendo già esordito in Nazionale ed essendo considerato all’unanimità o quasi il più forte 2002 in circolazione, insieme ad Ansu Fati.

    Il motivo per cui alla fine abbiamo deciso di inserirlo è legato al fatto che gioca ancora in una squadra di secondo piano come il Rennes e quindi è facile che le sue prestazioni passino un po’ sotto traccia almeno per i non addetti ai lavori.

    Già nella passata stagione, nonostante la giovanissima età, ha dimostrato di essere un punto fermo della squadra e ha messo in mostra una personalità eccellente considerando che era alla sua prima esperienza da titolare in Ligue 1.

    Centrocampista che può giostrare sia davanti alla difesa che in una posizione più avanzata da mezzala, in virtù delle ottime qualità fisiche e dell’ottima abilità tattica, Camavinga è dotato anche di un buon tiro e nelle prime 3 giornate di Ligue 1 ha già realizzato un gol e un assist. È un predestinato e difficilmente il prossimo anno lo rivedrete al Rennes.

    5Giulio Maggiore (Spezia)

    Non poteva mancare un calciatore del nostro campionato e alla fine abbiamo optato per un centrocampista molto interessante di una squadra neopromossa, ovvero Giulio Maggiore dello Spezia.

    Maggiore ha 22 anni, quindi in Italia lo possiamo considerare giovanissimo, e ha fatto stabilmente parte delle selezioni giovanili della Nazionale fino all’Under 21.

    Dal 2016 gioca in prima squadra nella società ligure e per il momento ha conosciuto solamente la serie cadetta, motivo per cui il suo impatto in Serie A è tutto da verificare.

    Le qualità per fare benissimo però ci sono tutte, a partire dal fatto che il giocatore riesce a combinare quantità e qualità in maniera ottimale in un ruolo, quello di centrale di centrocampo, sempre molto delicato e importante.

    In Serie B ha dimostrato di avere anche qualche gol in canna, pur non essendo certamente un centrocampista offensivo; vedremo se confermerà tutto ciò che di buono ha fatto nonostante il salto di categoria: noi i nostri due centesimi su di lui li spendiamo più che convinti.