Europa League, l’analisi dei 12 gironi a due settimane dal calcio d’inizio

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    Nel girone A dell’Europa League 2020/2021 la Roma non dovrebbe avere problemi a chiudere in testa. I giallorossi, infatti, sembrano avere tutte le carte in regola per finire davanti al Cluj e allo Young Boys, che probabilmente si giocheranno il secondo posto nel gruppo dopo essersi qualificati grazie agli spareggi, come anche il CSKA Sofia che appare la più debole del girone.

    Stesso discorso per il girone B dove l’Arsenal (due volte in finale ma ancora nessuna coppa conquistata) potrebbe farla da padrone; appare difficile, infatti, che il Rapid Vienna ed il Molde possano insidiare i Gunners per il primato nel gruppo, ancor meno che il Dundalk compia l’impresa nel corso dei sei match della fase a gironi.

    Più equilibrato appare il girone C della nuova Europa League. Il Bayer Leverkusen (una coppa vinta nel 1988) parte con il favore del pronostico, ma dovrà fare molta attenzione al Nizza. Meno chance di passare il turno per lo Slavia Praga e ancor meno per l’Hapoel Beer Sheeva approdato alla fase a gironi grazie alla vittoria di misura con il Viktoria Plzen.

    Anche il girone D appare piuttosto equilibrato. Il Benfica (tre finali e ancora nessuna coppa conquistata) è l’indiziato numero uno per il primo posto davanti al Glasgow Rangers (una finale giocate e persa nel 2008) e allo Standard Liegi. Nel girone c’è anche il Lech Poznan che è passato battendo 2-1 il Charleroi nello spareggio.

    Il girone E annuncia una battaglia a due tra il Granada ed il PSV. Gli iberici, ad oggi, non hanno mai inscritto il loro nome nell’albo d’oro dell’Europa League, mentre gli olandesi conservano in bacheca la coppa vinta nel 1978 ai danni del Bastia. Tra le due potrebbe inserirsi il PAOK Salonicco, poche invece le chance di exploit per i ciprioti dell’Omonia Nicosia.

    Il Napoli di Gennaro Gattuso parte con il favore del pronostico nel girone F. Gli Azzurri, che nel 1989 conquistarono il loro primo storico trofeo, dovranno vedersela con il sempre temibile Real Sociedad e gli olandesi dell’Az Alkmaar (una finale persa nel 1981). A meno di eventuali sorprese, il Rijeka giustiziere del Copenaghen negli spareggi non dovrebbe impensierire le altre protagoniste del gruppo.

    Anche il Leicester non dovrebbe aver problemi nel girone G, dove il Braga sarà la principale avversaria delle Foxes; i lusitani 9 anni fa arrivarono in finale ma si arresero al Porto che vinse grazie ad una rete siglata da Falcao. Nel gruppo ci sono anche l’AEK Atene che nello spareggio ha avuto la meglio per 2-1 sul Wolfsburg, ed i sovietici dello Zorya.

    Nel girone H dell’Europa League favorito è il Milan di Stefano Pioli. Dopo la rocambolesca qualificazione arrivati solo ai calci di rigore contro il Rio Ave, i rossoneri hanno tutte le carte in regola per vincere un gruppo dove ci sono anche il Lille ed il Celtic Glasgow, quest’ultimo arrivato una sola volta in finale nel 2003 quando fu sconfitto dal Porto. Chiude il quadro lo Sparta Praga.

    Non sembra esserci storia nel girone I dove il Villarreal probabilmente non avrà rivali. Gli spagnoli affronteranno i turchi del Sivasspor, il Maccabi Tel Aviv ed il Qarabag che nello spareggio ha battuto con un rotondo 3-0 il Legia Varsavia.

    I giochi sembrano quasi già chiusi nel girone J dove il Tottenham potrebbe chiudere la pratica finendo primo senza particolari patemi. Gli Spurs che nello spareggio qualificazione hanno battuto 7-2 il Maccabi Haifa, troveranno sulla loro strada il Lask Linz passato grazie al 4-1 allo Sporting Lisbona, il Ludogorets (2-0 alla Dinamo Brest) e l’Anversa.

    Nel girone K dell’Europa League saranno invece CSKA Mosca e Feyenoord a contendersi il primo posto. I russi conservano in bacheca l’unica coppa vinta nel 2005 quando ebbero la meglio per 3-1 sullo Sporting Lisbona; due, invece, i trofei conquistati dagli olandesi, il primo nel 1974 (contro il Tottenham), il secondo nel 2002 contro il Borussia Dortmund. Nel gruppo ci sono anche la Dinamo Zagabria (3-1 al Flora Tallin nello spareggio) ed il Wolfsberger

    Anche il girone L ha la sua favorita ed è l’Hoffenheim che dovrà temere soprattutto il Gent. Nel gruppo ci saranno anche la Stella Rossa che nel 1979 raggiunse la sua prima ed unica finale (fu il Borussia Monchengladbach ad imporsi nel doppio confronto), e lo Slovan Liberec qualificatosi grazie alla vittoria di misura con l’APOEL nello spareggio.