Le 5 squadre di culto dell’Europa League 2020/21

    europa league
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    La scorsa settimana, con la conclusione del percorso di qualificazione (che ha visto impegnato anche il Milan) è stato completato il quadro della squadre che parteciperanno alla prossima Europa League, e sono stati sorteggiati anche i gironi in cui le contendenti saranno divise.

    Come sempre, l’Europa League si caratterizzerà per la presenza di parecchie squadre particolari, provenienti da angoli nascosti del Vecchio Continente o con alle spalle una storia che vale la pena raccontare.

    Squadre di culto, insomma, che quasi sicuramente – a meno di miracoli – non saranno competitive per la vittoria finale, ma che si guadagneranno la simpatia di tifosi e appassionati come noi.

    Ecco a voi allora le 5 squadre di culto che potrete vedere all’opera nella prossima Europa League.

    Dundalk

    Quella degli irlandesi è una delle storie più interessanti di questa edizione. Nonostante non siano alla loro prima partecipazione alla manifestazione (erano già arrivati alla fase a gironi nel 2016), hanno attirato l’attenzione di tanti, visto che non sono la tipica squadra da grandi budget e grandi nomi.

    Il Dundalk è allenato da un italiano, Filippo Giovagnoli, che prima di compiere quest’impresa aveva allenato solo la Primavera del Gubbio. Ah, sì: da giovane aveva anche giocato al fianco di Andrea Barzagli nella Rondinella. Insomma, anche solo per spirito patriottico, giusto fare il tifo per gli irlandesi, che, comunque, promettono di rendere molto interessante la loro avventura nella prossima Europa League.

    Royal Antwerp

    Sì, in Italia, in genere, è noto ai più semplicemente come Anversa, vale a dire la città da cui proviene, ma quanto è più hipster utilizzare la denominazione ufficiale?

    La squadra belga è una delle più antiche tra quelle che parteciperanno alla prossima Europa League, visto che è stata fondata addirittura nel 1880. Nel suo palmarés figurano 4 campionati e 3 coppe del Belgio (trofeo vinto lo scorso anno), ma l’ultimo trionfo nella massima serie è datato addirittura 1957. Tra i volti noti del club, inserito nel girone J con Tottenham, Ludogorets e LASK, il buon Dieumerci Mbokani.

    Hapoel Be’er Sheva

    Ci perdoneranno i tifosi dell’Inter se li costringiamo a tirare fuori ricordi non proprio piacevoli. Gli israeliani, infatti, erano nel girone dei nerazzurri nella stagione 2016/17, e riuscirono nella storica impresa di sbancare San Siro replicando poi con la vittoria casalinga nella partita di ritorno.

    Oggi l’Hapoel si ripresenta ai nastri di partenza dell’Europa League nel girone C, dove gli faranno compagnia Bayer Leverkusen, Nizza e Slavia Praga. I tedeschi e i francesi, sulla carta, sono nettamente favoriti per il passaggio del turno, ma gli israeliani proveranno di sicuro a rompere le uova nel paniere un po’ a tutti.

    Qarabag

    Quelli del Qarabag non sono certo una nuova conoscenza, per noi che seguiamo con grande interesse l’Europa League.

    Gli azeri sono infatti “abbonati” alla fase a gironi della suddetta coppa, anche se nel recente passato si sono anche affacciati anche in Champions. In ogni caso, sono tante le squadre che ogni anno cercano di evitare la simpatica trasferta a Baku, soprattutto in inverno. Quest’anno toccherà a Maccabi Tel Aviv, Sivasspor e Villarreal, e vista la distanza, alle prime due non è andata nemmeno malissimo…

    Wolfsberger

    Anche gli austriaci hanno già incrociato una squadra italiana, molto di recente. Nella scorsa stagione, infatti, il WAC finì nel girone della Roma, e riuscì anche a portare a casa due pareggi di prestigio contro i giallorossi (senza qualificarsi, però).

    Il Wolfsberger solo di recente si è affacciato ai piani alti del calcio austriaco, e proprio per questo le sue qualificazioni in Europa sono ancora più clamorose. La prima promozione nella Bundesliga austriaca risale infatti solo al 2012, ma da quel momento in poi i Lupi – questo il soprannome della squadra – sono riusciti stabilmente a rimanere nelle posizioni nobili della classifica.