Davide Diaw, il magazziniere diventato goleador

    davide diaw, il magazziniere diventato goleador

    Il Cittadella, dopo la sorprendente finale playoff raggiunta la passata stagione e persa all’ultimo respiro contro il Verona, si sta confermando come una realtà molto solida anche in questo avvio di campionato.

    Se è vero che l’organico a disposizione di Venturato ha nella solidità e nella compattezza del collettivo i propri punti di forza è altrettanto vero che i gol e le giocate della punta Davide Diaw rendono il Cittadella una squadra totalmente imprevedibile, in grado di dare fastidio a qualsiasi compagine.

    L’attaccante classe ‘92 nato a Cividale del Friuli, di origini senegalesi da parte paterna, ha trascinato la squadra veneta nel finale della scorsa stagione e si sta confermando in questo avvio come uno dei giocatori da osservare con maggiore attenzione per quel che riguarda la serie B.

    La sua, tra l’altro, è una storia di quelle che sembrano fatte apposta per farci innamorare di questo sport, la prova vivente che con sacrificio, sudore, forza di volontà e perseveranza nessun sogno può essere precluso, nemmeno quando tutto sembra andare storto.

    Se fino a poco tempo fa non avete mai sentito il nome di Davide Diaw è piuttosto normale, dal momento che solo 4 anni fa il ragazzo era ancora in serie D, nel Tamai, squadra dell’omonima frazione del comune di Brugnera, in Veneto. Questo non perché Diaw non fosse abbastanza forte da poter giocare in categorie superiori, bensì perché nel 2012, alla sua prima esperienza nel Tamai, fu vittima di un infortunio al ginocchio che lo costrinse a ripartire addirittura dall’Eccellenza, dopo un lungo stop ed il pensiero di appendere le scarpette al chiodo e dedicarsi ad altro.

    Riparte, come detto, dall’Eccellenza e più precisamente dalla Virtus Corno, squadra friulana con la quale realizza 34 reti in 55 presenze in due stagioni, conquistando anche la Coppa Italia Dilettanti. Oltre a giocare, sostanzialmente per passione, è costretto a fare il magazziniere come professione vera e propria.

    Inutile specificare che con il campionato di Eccellenza Davide Diaw non c’entra nulla ed infatti, dopo la seconda breve esperienza nel Tamai, stagione 2015-2016, viene tesserato dalla Virtus Entella, che gli fa firmare un triennale e lo porta in Serie B.

    L’impatto con la serie cadetta dopo il doppio salto di categoria non è dei più semplici: nella sua prima stagione realizza 3 reti in 17 presenze mentre la seconda stagione è funestata da un nuovo terribile infortunio al ginocchio, che da Gennaio lo terrà fuori per tutta la seconda parte di stagione.

    Nel frattempo l’Entella retrocede e Diaw torna in campo all’inizio della stagione successiva, con i liguri in serie C. Disputa la prima parte di annata e poi viene tesserato dal Cittadella, nel mercato di Gennaio. È la stagione appena trascorsa, quella citata all’inizio, in cui il Cittadella sorprende un po’ tutti arrivando fino all’ultimo atto dei playoff per la promozione in serie A.

    Diaw si prende le luci della ribalta in occasione della gara di andata della finale contro il Verona, quando la sua squadra si impone per 2-0 e lui realizza la sua prima doppietta in carriera tra i professionisti. Il ritorno vedrà il Verona prevalere per 3-0 tra le mura amiche ma nel Cittadella sembra sbocciato quello che ha tutti i crismi per diventare un ottimo giocatore.

    Davide Diaw è un attaccante dotato di buon fisico ma al tempo stesso molto agile e abile in progressione, con una tecnica di base assolutamente non disprezzabile. Svaria su tutto il fronte di attacco e, oltre a finalizzare la manovra, è in grado di mandare in porta i compagni, come dimostrano gli assist realizzati nel corso di questo avvio di stagione.

    Dire dove potrà arrivare Diaw è molto difficile, dal momento che pur essendo nel pieno della maturità calcistica, almeno da un punto di vista anagrafico, l’impressione è che abbia ancora notevolissimi margini di miglioramento.

    Il Cittadella sembra una realtà perfetta per la sua crescita, con buone ambizioni ma senza grossa pressione, il che gli consente anche qualche battuta a vuoto senza grosse ripercussioni a livello mentale. La crescita, in termini realizzativi e di prestazioni, è costante e vertiginosa e noi non possiamo che fare il tifo per lui. Se c’è un calciatore che si merita di vedere coronati i propri sogni, per la forza e la perseveranza con cui li ha inseguiti nonostante la cattiva sorte, questo è proprio Davide Diaw.